Provinciali, depositate le candidature. Sfida aperta tra Magrini e Antonelli

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Marco Magrini, nuovo sindaco di Masciago Primo, "ferma" il centrodestra

VARESE – Il primo round, per un pugno di firme, va al presidente uscente: il centrodestra a sostegno di Emanuele Antonelli, infatti, ha raccolto 380 firme, mentre quelle del civico Marco Magrini, che nei giorni scorsi ha incassato il sostegno di Partito democratico e Terzo polo sono 350. Entrambi i candidati hanno depositato i moduli di candidatura questa mattina (domenica 8 gennaio) a Villa Recalcati.

Un pugno di firme in più

Da tempo si sapeva che la sfida per il presidente della Provincia sarebbe stata a due. Da oggi è ufficiale: Antonelli va in cerca della riconferma, mentre Magrini tenterà l’impresa a questo punto complessa ma non impossibile. Già perché le trenta firme di vantaggio sono un segnale, ma non decisivo in quanto nelle elezioni di secondo livello un elettore non vale uno, ma si porta in dote il coefficiente indicato dalla dimensione del Comune in cui è consigliere. Insomma, la partita è appena iniziata ed è tutta da seguire poiché tra le righe e dietro le quinte le sfumature politiche da cogliere potrebbero essere diverse e interessanti.

Dalla parte dei Comuni “medio – piccoli”

E se il centrodestra è uscito con una nota ieri, oggi è stata la volta di Marco Magrini commentare questa prima tappa elettorale.

Dopo otto anni da quella riforma, e tanti errori fatti ai diversi livelli di governo, possiamo dire che la Casa dei Comuni della provincia di Varese è un progetto tutt’altro che compiuto. Un territorio però come il nostro ha la necessità di una Provincia in grado di fare sistema insieme alle quattro grandi città. Ha bisogno di un ente intermedio che supporti e affianchi i Comuni medio/piccoli nei rapporti con la Regione, il Governo e le grandi realtà economico sociali. Un ente in grado di svolgere un ruolo da protagonista verso l’autonomia differenziata secondo gli articoli 116 e 117 della costituzione. Una governance che parta dalla costituzione delle aree omogenee, istituite all’unanimità dallo statuto provinciale nel 2015 ma che ad oggi non hanno ancora visto la luce.

In questi anni da amministratore civico in consiglio provinciale ho maturato la convinzione che un ente complesso di secondo livello funziona se è preservato da muscolari contrapposizioni di parte, e d’altra parte, se è invece alimentato dal confronto di idee per il futuro del nostro territorio. La concretezza e il senso di comunità degli amministratori comunali sono la linfa necessaria. Per questo motivo ho raccolto l’invito di molti amministratori civici alla candidatura alla Presidenza della Provincia.

Lo faccio da civico e con l’obiettivo di fare finalmente della Provincia una vera “Casa dei Comuni”. Ringrazio gli amministratori che hanno sottoscritto la candidatura e hanno mostrato interesse sul progetto, il gruppo degli amministratori civici ed il Partito Democratico della provincia di Varese, con il gruppo degli Amministratori Civici e Democratici, che ha condiviso la natura assolutamente civica della mia candidatura e con il quale ci siamo trovati d’intesa sulle idee e sulle proposte per interpretare al meglio il ruolo di Ente di Area Vasta e Casa dei Comuni