Gualandris (Lega): «Per le elezioni provinciali tocca a FdI dare le carte»

Il commissario provinciale della Lega Stefano Gualandris

VARESE – Nessuno spinge per stringere i tempi sulla convocazione delle elezioni provinciali per il rinnovo del presidente. Soprattutto nel centrodestra. E, salvo colpi di scena, Emanuele Antonelli andrà lungo per la chiamata alle urne, tagliando così fuori dalla corsa il leghista Mirko Reto e il civico di Eupolis Mattia Premazzi. «Ma noi, come Lega e come coalizione, vogliamo vincere le elezioni. Certo è che ora tocca a Fratelli d’Italia, in quanto primo partito, “guidare” l’alleanza». Parola di Stefano Gualandris, commissario provinciale della Lega, il quale conferma ufficialmente di avere in tasca un nome che – specifica – «metterò sul tavolo solo nel momento in cui avrò la certezza di avere la condivisione degli altri partiti».

Fare bene i calcoli

Il sistema del voto ponderato costringe i partiti a mettere mano alla calcolatrice per capire chi tra le due coalizioni ha i numeri per esprimere il presidente. Questo perché il recente voto delle nazionali non rispecchia la vecchia geografia politica locale, che vede i due blocchi testa a testa. «In effetti – continua Gualandris – non possiamo dirci sicuri della vittoria, anche se il centrosinistra non è certo messo meglio di noi». Quindi? Meglio lasciar correre. Anche per capire quale aria tira da Roma dopo il varo del governo.

Insomma, nemmeno la Lega brama di andare subito al voto per il presidente della Provincia. «A meno che – continua il commissario leghista – non salti fuori in fretta un nome condiviso». Un nome civico? «Se c’è un candidato che possa unire i due blocchi civici (Eupolis e il gruppo Magrini ndr) siamo pronti a valutarlo. Però non vedo questa opportunità. Sul tavolo provinciale siamo stati chiari. La Lega ha un suo candidato da spendere qualora gli alleati confermassero di sostenerlo. In caso contrario non poniamo veti su altri nomi, ma un sindaco che sappia unire».

La nebbia

Gualandris non si spinge oltre la lettura del quadro generale. Ma a sussurrare cosa bolle nel calderone della politica provinciale sono altri esponenti del centrodestra. Dunque proviamo a riassumerlo.
Uno: il leghista Reto e il civico Premazzi piacciono, ma non scaldano il cuore dell’intero centrodestra.
Due: la Lega ha in tasca un secondo nome da spendere, ovvero Giuseppe Gabri, sindaco di Castronno.
Tre: crescono le quotazioni di Pietro Zappamiglio, forzista e sindaco di Gorla Maggiore che, essendo fresco di rielezione, potrebbe candidarsi anche a gennaio prossimo.
Quattro: l’esclusione dai giochi di Mattia Premazzi potrebbe creare una frattura tra i partiti di centrodestra e lo “zoccolo duro” di Eupolis con, a quel punto, la discesa in campo in prima persona di Marco Colombo, uno dei leader dell’associazione e sindaco di Daverio, con lo scopo di sparigliare completamente il quadro.
Cinque: resta comunque in piedi anche l’ipotesi di una ricandidatura dell’uscente Antonelli.
In due parole: al momento nessuno sa che pesci pigliare.