VARESE – Si trova in ospedale a Varese un clochard 55enne, vittima di una violenta aggressione avvenuta nella notte tra martedì 24 e mercoledì 25 agosto. Si tratta di un disabile di origini bosniache. L’episodio si è verificato intorno alle 3, nel luogo in cui il senzatetto trascorre abitualmente la notte, il porticato di viale Milano. Poche ore prima del fatto era in compagnia di un uomo. Le indagini sono a cura della Polizia di Varese.
L’aggressione nella notte
L’episodio ha ancora contorni poco chiari: quel che è certo è che il fatto è avvenuto alle 3 di notte circa, davanti agli spazi sfitti dove fino a pochi mesi fa aveva sede il negozio “Da Moreno”. A pochi metri di distanza gli uffici di Confartigianato Varese, al di là della strada invece la Stazione Fs di piazza Trento e Trieste. L’uomo è stato aggredito da una o più persone, venendo colpito in maniera violenta, forse con un oggetto contundente. Un pestaggio finito nel sangue, come dimostrava la chiazza rimasta questa mattina sul posto.
Il ricovero in ospedale
L’uomo è un disabile di origini bosniache: nell’area è rimasta la sua carrozzina. Da tempo frequentava la zona, spesso in compagnia dei familiari. In seguito all’aggressione è stato trasportato all’Ospedale di Circolo. Ha riportato diverse ferite, da un trauma facciale a numerose fratture. Sul posto si sono recati gli agenti della Polizia Scientifica della Questura di Varese, per raccogliere tutti i dettagli utili alle indagini per poter risalire all’aggressore. Al vaglio ci sarebbero anche le immagini delle telecamere di videsorveglianza della zona.
Ieri sera non era solo
Il 55enne frequentava Varese da diverso tempo, come confermano dagli Angeli Urbani. L’associazione guidata da Walter Piazza, che ha sede a poche decine di metri dal luogo in cui l’uomo era solito trascorrere la notte, lo aveva accolto in diverse occasioni. Il bosniaco ogni tanto ritirava del cibo ma non era una presenza assidua. Nella serata di martedì alcuni volontari degli Angeli Urbani lo avevano notato in compagnia di un uomo. Nella notte dell’aggressione il cane dell’associazione ha allertato i volontari iniziando ad abbaiare, ma quando sono usciti in strada non c’erano presenze sospette nella zona. Da capire quindi il perché di un’aggressione così violenta.
