Parrino punge Vergiate 2030: «Discutere in aula di una lampadina rotta è bizzarro»

VERGIATE – «Usare un’interpellanza per discutere di ordinaria amministrazione mi pare alquanto bizzarro». Il sindaco Daniele Parrino ha dato subito uno strappo durante il consiglio comunale dell’altro ieri, replicando alle osservazioni di Romano Balzarini (Vergiate 2030) sull’illuminazione elettrica alla scuola primaria De Amicis. La questione riguardava la classe Terza B, dove «nonostante le lamentele dei genitori – ha ribadito il consigliere di minoranza – vengono fornite risposte non esaustive: perché il Comune non è intervenuto celermente?». Il problema «è già stato risolto», ha precisato il primo cittadino. Ma la questione ora è un’altra: «Utilizzare così le interpellanze è sbagliato». Almeno per due motivi.

«Svilire lo strumento»

Intanto, «dire che la “situazione stava diventando drammatica” mi fa sorridere», non ha nascosto Parrino. Sì, perché «si trattava pur sempre di una lampadina non funzionante». Ma poi, da un punto di vista politico, «l’interpellanza va usata in maniera differente». Da una parte, «è giusto servirsene per questioni più importanti: altrimenti si rischia di svilire questo strumento. Ci sono decine di segnalazioni di ordinaria manutenzione ogni giorni, se dovessimo portarle tutte in in aula saremmo sempre qui». Dall’altra, «se l’obiettivo è risolvere il problema, il modo migliore è segnalarlo al sindaco, all’ufficio competente o all’assessore di turno».

La questione tecnica

Da qui, le precisazioni tecniche del sindaco. «Gli interventi richiesti dall’istituto comprensivo vengono di norma eseguiti sollecitamente: l’impianto di illuminazione alla De Amicis è stato realizzato tre anni fa, utilizzando la tecnologia domotica. Ed è costituito da componenti elettronici, il cui approvvigionamento registra difficoltà a livello mondiale al momento, a causa della crisi». In ogni caso, la richiesta d’intervento «è stata inoltrata il 6 ottobre scorso all’ufficio Lavori Pubblici». A questo sia aggiunge una nota: «Nel caso non fosse stato possibile reperire il componente da sostituire e, quindi, l’inconveniente si fosse protratto, l’illuminazione della classe sarebbe comunque stata garantita con un intervento temporaneo». Fatto sta che è stato risolto «il 21 ottobre, quando si è registrata l’unica giornata uggiosa e quindi critica per il regolare svolgimento delle attività».

La mensa per i docenti

Nel frattempo, Vergiate 2030 ha presentato una nuova interrogazione. Si concentra sulla mensa alla scuola primaria, dove «risulta ci sia stata – o sia in corso – una trattativa con il corpo docente, per avere la certezza del pasto gratuito agli insegnanti in servizio di sorveglianza durante la pausa». Citando il “contratto scuola”, alle elementari «ne hanno diritto gli insegnanti assegnati a classi funzionali a tempo pieno e a quelle che svolgono un orario settimanale delle attività didattiche che prevede rientri pomeridiani, i quali siano tenuti ad effettuare l’assistenza educativa alla mensa nell’ambito dell’orario di insegnamento», recita. Da qui, le osservazioni: «La criticità riguarda la gestione della pausa pranzo, nei limiti di quanto previsto dal Contratto nazionale, dovendo essere garantito quanto spetta ai docenti». Con la richiesta di «sapere se il fatto sussiste, se la situazione è in corso o se è stata definita». Ma anche «in che modo, dato che potrebbero anche crearsi pesanti disguidi a danno di alunni e famiglie».
La maggioranza si è riservata di dare una risposta precisa al prossimo consiglio comunale. Pur tenendo conto che «siamo al corrente della situazione ed è in atto una discussione per risolverla», ha sottolineato Parrino.

Vergiate 2030 subito all’attacco: «Problemi di illuminazione in una scuola»

vergiate scuola illuminazione parrino – MALPENSA24