Vergiate 2030 subito all’attacco: «Problemi di illuminazione in una scuola»

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VERGIATE – È tempo di opposizione a Vergiate. Lo hanno detto in campagna elettorale, lo hanno ribadito durante il consiglio di insediamento. A tre giorni dall’ufficializzazione in aula con il nuovo sindaco Daniele Parrino, è subito pressing dalla minoranza di Vergiate 2030. Il gruppo guidato da Romano Balzarini pone l’accento sulle scuole. Nello specifico «sull’illuminazione elettrica, che ha problemi non ancora risolti». Lo fa con un’interpellanza, a cui seguirà una risposta orale in occasione della prima seduta utile in consiglio. Intanto, ci sono aggiornamenti anche sul caso sollevato dai civici di opposizione, che ha coinvolto il Corecom per «un atteggiamento anomalo del sindaco Leorato», dicevano. Risultato? «Avevamo ragione noi».

«Perché non si è intervenuti?»

Un problema «grave», si legge nel documento. Che ha come protagonista la scuola primaria De Amicis di via Torretta. In particolare, la questione si concentra sulla classe Terza B, dove «nonostante le lamentele dei genitori, vengono fornite risposte non esaustive». La domanda dei civici di opposizione è chiara: «Perché il Comune non è intervenuto celermente?». Infatti, ricordano, «si tratta di manutenzione ordinaria». Da qui la richiesta esplicita rivolta alla giunta Parrino: «Chiediamo cortesemente di risolvere il problema il prima possibile». E il motivo vien da sé: «Si stanno creando difficoltà per i bambini nello svolgimento dell’attività didattica giornaliera, vista anche la diminuzione delle ore di luce». Insomma, un modo per dire che «il problema sta diventando drammatico».

Il caso Corecom

Nel frattempo, aggiornamenti sul caso sollevato proprio dal gruppo di Balzarini. Alla richiesta di «non intervenire personalmente con una propaganda delle opere comunali, contraria alle regole della par condicio in campagna elettorale, non siamo stati ascoltati», sottolineavano. Da qui, la richiesta d’azione inviata al Corecom. Ne era nato un botta e risposta con Uniti per Vergiate, il gruppo di maggioranza. Ora, con una nota, i civici d’opposizione lo ribadiscono: «Roma ci ha dato pienamente ragione». E aggiungono: «Ricordiamo che l’ex sindaco Leorato aveva già provveduto spontaneamente, dopo la prima istruttoria regionale del Corecom a Milano, a rimuovere dal proprio profilo Facebook i post da noi ritenuti scorretti, che erano, secondo noi, motivo di un vantaggio inopportuno». Da qui, l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: «Sarà chiaro a tutti chi ha avuto ragione: noi. Basta con le frottole». E su quella che etichettano come «presunta “superiorità morale” di Uniti per Vergiate, preferiamo soprassedere, per cortesia nei confronti di Leorato, dato l’impegno messo negli anni». Anche se «abbiamo il sospetto che sia stata una bella facciata, se poi si manifestano questi atteggiamenti sprezzanti verso un avversario elettorale. Noi non abbiamo mai usato le parole “superiorità” o “proposte ridicole” o questi “signori” che “non li conosce nessuno”. Abbiamo un altro stile. Ci aspetteremmo ora delle pubbliche scuse (ma supponiamo che mai arriveranno)». E concludono: «Continueremo a fare un’opposizione corretta ma ferma».

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