SESTO SAN GIOVANNI – Capolinea. Con la quinta sconfitta nelle ultime sette gare, la Pro Patria – già matematicamente salva nel turno precedente – chiude ufficialmente (e malamente) la stagione 2023/2024 facendosi superare 1-0 dalla Pro Sesto (gol su rigore di Fornito al 58′) al termine di un derby lombardo modesto in campo ma vivace sugli spalti. Una vittoria di Pirro per i padroni di casa di Daniele Angellotti, condannati ugualmente alla retrocessione in serie D dopo aver cullato per una manciata di minuti il sogno di agganciare in extremis i playout. Una sconfitta, la numero sedici in campionato per i tigrotti di mister Riccardo Colombo, che spegne definitivamente le già residue speranze playoff bustocche, facendo così calare il sipario su un’annata sportiva anonima in cui gli unici a vincere sempre sono stati i tifosi biancoblù, numerosissimi anche al “Breda”. Loro meritano decisamente di più…
La partita: ottavo rigore contro
Senza gli indisponibili Lombardoni, Piran e Pitou (ko da tre settimane per un’influenza…) mister Colombo – con Fietta in panchina perché non al meglio – schiera dal primo minuto il 2005 Ervin Bashi e Curatolo, optando sulle fasce per i gemelli Renault, Christophe e Guillame alla loro prima da titolari in tandem. Curatolo in avvio e Castelli sul finire di frazione hanno le occasioni migliori per sbloccare il risultato, ma nel mezzo la supremazia territoriale è dei sestesi, con Rovida bravo in due circostanze (specie sul diagonale di Toci) a sbrogliare la matassa. All’intervallo a reti inviolate, nella ripresa, su una mezza incomprensione con Saporetti, il portiere biancoblù stende Toci, con Giuseppe Fornito che dal dischetto firma l’1-0 al 58′. Per i tigrotti è l’ottavo rigore fischiato contro. L’ex Andrea Moretti pareggia i conti di testa al 62′, ma l’arbitro annulla per un dubbio offside, mentre sull’azione seguente è il palo (di Kristoffersen) a salvare la Pro Patria, fattasi di nuovo infilare ingenuamente. Renault ci prova dalla lunga distanza, Sala si divora il bis a porta praticamente vuota, ma al triplice fischio finale è sempre 1-0.
Le pagelle: poche sufficienze
Rovida 5.5; Bashi 6, Saporetti 5.5, Moretti 6; C. Renault 6, Bertoni 5.5 (34′ st Nicco sv), Ferri 5.5 (10′st Mallamo 5.5), G. Renault 6 (34′st Ghioldi); Citterio 5.5 (21′ st Stanzani 5.5), Curatolo 5.5 (21′st Parker 6); Castelli 6. All. Colombo: 5.5
Mister Colombo: la sintesi di una stagione
Buttato nella mischia senza nemmeno un minimo di praticantato, l’esordiente Riccardo Colombo ha seriamente rischiato di bruciarsi: a volte non ha convinto nell’approccio alla gara, a volte nella lettura del match, a volte nella gestione, ma ha sempre avuto la modestia di imparare, l’umiltà di ascoltare e l’onestà intellettuale di capire. Valori non comuni di chi ha dovuto crescere in fretta, prendendo la laurea in un solo anno, da ex calciatore, da ex compagno e soprattutto da bandiera biancoblù. Aveva insomma tutto da perdere, ma alla fine il tigrotto-allenatore di Bergoro, pur con un finale oggettivamente deludente, ha comunque portato la barca in porto. E la sua dichiarazione a chiosa della stagione merita di essere riproposta: “E’ stata una stagione dura, in cui abbiamo sbagliato e siamo cresciuti tutti: me compreso. Le critiche fanno sempre bene. Ringrazio la curva (presente in massa anche al “Breda” di Sesto San Giovanni -ndr) per esserci sempre stata vicina”.
In & out: forza d’inerzia
Per la seconda stagione consecutiva la Pro Patria chiude in anticipo la stagione, buttando alle ortiche la possibilità di disputare i playoff (OUT) e dando così ragione ai detrattori: l’anno scorso a causa di un girone di ritorno da dimenticare con Vargas separato in casa, quest’anno per un finale di regular season da leprotti anzichè da tigrotti. Il bilancio è ovviamente positivo per la salvezza raggiunta in anticipo (IN), ma la sensazione è che questa squadra – col cambio di modulo dopo un’andata da anticalcio – avrebbe potuto fare decisamente di più di 16 sconfitte subite e 51 gol incassati. L’ottimo inizio di 2024 (vittoria a Gorgonzola ed Arzignano, intervallate dal tris rifilato al Novara nel Derby del Ticino, senza ovviamente dimenticare il blitz a Fontanafredda con la Triestina) aveva fatto illudere i tifosi; il deludente finale di campionato (pesanti sconfitte a Fiorenzuola, Caravaggio e in casa con la Virtus Verona) li ha fatti tornare alla realtà terrena: ovvero di un contesto, societario e ambientale, in cui non c’è spazio per sognare e in cui persino la sacra e gloriosa casacca biancoblù – la più bella e invidiata d’Italia – è stata profanata (in casa con l’Atalanta Under 23 e più volte fuori casa, l’ultima ad Alessandria) senza la minima reazione (come sembrano lontani i tempi in cui il Lecco fu costretto a fare dietrofront per recuperare una nuova muta di maglie). San Turotti ha fatto l’ennesimo miracolo, ma – a parte la nuova linfa degli ultras – l’inerzia è inequivocabilmente sotto gli occhi di tutti. Qualche soluzione a portata di mano ci sarebbe pure (Giorgio Ferrario, abbonamenti a prezzi stracciati per ripopolare lo “Speroni”, terreni all’asta per il settore giovanile ecc ecc), ma la proprietà – dopo nove anni al timone, con sei lodevoli salvezze consecutive in C e una promozione con scudetto in D – è comprensibilmente stanca.
Il tabellino
Pro Sesto-Pro Patria: 1-0 (0-0)
Marcatore: Fornito (PS) su rigore al 13’st
PRO SESTO (3-5-2): Bagheria; Marianucci, Toninelli, Giorgeschi; Poggesi (14′ st Maurizii), Sala, Poli (27′ st Bussaglia), Fornito (37′ st Caverzasi), Barranca; Toci (37′ st Mapelli), Florio (14′ st Kristoffersen). A disposizione: Formosa, Saccone, Basili, Bahlouli, D’Alessio, Palazzi, Sereni, Boscolo Chio, Iotti, Bruschi. Allenatore: Angellotti.
PRO APTRIA 1919 (3-4-2-1): Rovida; Bashi, Saporetti, Moretti; Renault C., Ferri (10′ st Mallamo), Bertoni (33′ st Nicco), Renault G. (33′ st Ghioldi); Curatolo (20′ st Parker), Citterio (20′ st Stanzani); Castelli. A disposizione: Mangano, Bongini, Vaghi, Ndrecka, Marano, Fietta, Minelli, Somma, Ferrario. Allenatore: Colombo.
ARBITRO: Lovison di Padova (Tempestilli di Roma 2 e Tchato di Aprilia; Piccolo di Pordenone)
NOTE: Spettatori 700 ca, con folta rappresentanza bustocca. Terreno in pessime condizioni. Ammoniti: Florio (PSE), Toninelli (PSE), Kristoffersen (PSE). Calci d’angolo: 4-4. Minuti di recupero: 1′pt, 5’st
Next match: per la Pro finisce qui
Con il Mantova già promosso in B e con l’Alessandria già retrocessa in D, l’ultima giornata ha emesso gli ultimi verdetti. Ai playoff, oltre a Padova, Vicenza, Triestina, Atalanta Under 23, Legnago, accedono anche Giana Erminio, Pro Vercelli, Lumezzane e Trento. In D finisce anche la Pro Sesto, mentre la terza e ultima retrocessione verrà decretata dal playout fra Novara e Fiorenzuola. Per le altre, Pro Patria inclusa, è già vacanza, in attesa di un estate tutta da decifrare, con una rivoluzione d’organico per certi versi inevitabile, come peraltro già anticipato nel congedo allo “Speroni” da capitan Fietta.