VIGILANZA ROSSONERA: “Avvio deludente, con la Viola è fondamentale”

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Mauro Badalucco

Eccomi di nuovo qui a commentare le gesta sportive dei miei amati eroi rossoneri.
A dire il vero mi sono preso cinque giornate di pausa perché è stato un inizio di campionato, a dir poco, deludente. Troppo brutto per essere vero e la depressione mi ha sopraffatto. La gara di giovedì sera, nonostante la sconfitta, che ancora brucia, ha fatto intravedere qualcosa di positivo nell’organizzazione del gioco. Nei rossoneri però non ho visto la stessa foga agonistica dei granata che infatti hanno portato a casa tre punti preziosi. A questo Milan manca ancora l’anima. L’attaccamento ai colori rossoneri tanto predicato da Gattuso e che l’attuale allenatore ovviamente non può trasmettere. Parafrasando il titolo di una canzone di Cocciante, attualmente il Milan è “brutto e senz’anima”.
La gara di domani sera per entrambe le squadre è molto delicata per la classifica, ma soprattutto, per il morale. Sarà una gara divertente perché sia i viola, in crescita, che il Milan, reduce da due brutte sconfitte consecutive, hanno necessità di fare punti per allontanarsi dalle zone basse della classifica, ma soprattutto per alimentare quel morale che fa bene all’ambiente ed aiuta a migliorare nel gioco e di conseguenza, nei risultati. Un pareggio, anche se siamo all’inizio del campionato, non servirebbe a nessuno.
Presumo che Giampaolo schiererà la stessa formazione di giovedì sera. Le uniche incognite potrebbero esserci a centrocampo con il ritorno di Paquetà, che però non mi pare piaccia molto a Giampaolo, ed in attacco con lo schieramento di Rebic dal primo minuto al posto di Leao. Giusto schierare ancora Piatek titolare nonostante il digiuno prolungato. Contro il Torino è stato molto propositivo e ho notato un miglioramento nella gestione del pallone lontano dall’area avversaria. In almeno tre occasioni da goal è stato sfortunato anche se in altre, a causa della sua spasmodica ansia di ritornare al goal, è stato egoista cercando la conclusione anziché passare la palla a compagni posizionati meglio di lui. Ci può stare. Era così anche Pippo Inzaghi.
Concludo con la speranza di vedere un Milan più propositivo e coraggioso. Senza sterili giri di palla sulla tre quarti avversaria. Un Milan più veloce e combattivo, con la giusta cattiveria agonistica soprattutto sotto porta. Un Milan vincente nel gioco e nei risultati.

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