BUSTO ARSIZIO – Zona pedonale allargata, nuovi esperimenti. Dopo le polemiche del passato, in particolare sul progetto di pedonalizzazione di piazza Garibaldi e sulla chiusura parziale di piazza Santa Maria, la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, e l’evento “Cuori in Piazza”, riaccenderanno i riflettori sull’idea di ampliare il perimetro della Zona a Traffico Limitato del centro storico.
Il primo test
Domenica 11 settembre, infatti, saranno chiuse al traffico le vie Cavallotti e Bramante, ma anche le vie Carducci e Don Minzoni, per consentire agli stand delle associazioni di volontariato di “invadere” il centro storico con le iniziative della grande festa “Cuori in Piazza”. Cavallotti e Bramante, per inciso, sono proprio quelle vie che il progetto che parteciperà al bando regionale per i Distretti del Commercio intende riqualificare con una pavimentazione in pietra, in linea con quella della zona pedonale del centro storico. E due indizi fanno già una prova, della volontà di pedonalizzare.
La settimana della mobilità
Ma un nuovo esperimento è in programma anche tra il 16 e il 22 settembre, in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile promossa dall’assessorato guidato da Salvatore Loschiavo: Tra le iniziative – si legge nel comunicato di palazzo Gilardoni sulle decisioni prese ieri, 7 settembre, dalla giunta – si prevede un’estensione sperimentale della Zona a Traffico Limitato nelle vie Cavallotti e Bramante che ospiteranno eventi per tutta la settimana, nonché nelle piazze Garibaldi e Trento Trieste nella giornata del 22 settembre. Proprio la piazza Trento e Trieste che attende la semi-pedonalizzazione fin dai tempi dello spostamento del Monumento ai Caduti da piazza Vittorio Emanuele.
Pedonalizzazioni?
Per ora solo un test, è vero, che durerà lo spazio di una settimana e di due domeniche, al riparo da polemiche e contestazioni, ma che permetterà già di iniziare a capire la funzionalità e la fattibilità di un allargamento della zona pedonale del centro città che in tanti da anni propongono (fu ancora l’allora consigliere di opposizione Audio Porfidio a far approvare una mozione in tal senso più di una dozzina di anni fa) ma che nessuno, per vari motivi, ha mai avuto il coraggio di concretizzare veramente.