CERRO MAGGIORE – Visto così, fa venire una gran voglia di mettersi a percorrerlo e a giocare: è terminato e pronto all’uso il nuovo campo in erba sintetica nel centro sportivo di via Asiago a Cerro Maggiore (nella foto). Il campo si presenta ora completamente rifatto nel manto e adatto a più utilizzi in contemporanea. L’investimento complessivo del Comune ammonta a quasi un milione di euro, con un contributo regionale di poco meno di 200.000 euro, e comprende, oltre al rifacimento del manto sintetico, la sistemazione della copertura delle tribune, il rifacimento della recinzione perimetrale, l’adeguamento alla normativa di tutte le recinzioni anti-ultras, la messa a norma dei campi, la sistemazione del parcheggio esterno e il relamping dei fari con tecnologia a Led.
Berra: “Ora mano al campo in erba e alla tribuna”
“Dopo aver terminato il rifacimento del manto sintetico – spiega a Malpensa24 il sindaco, Nuccia Berra – si passerà al campo in erba con tutti gli adeguamenti normativi necessari e quindi alla tribuna. Abbiamo colto l’occasione dei lavori per fare delle migliorie ai luoghi, sistemando i campi in modo tale che possano essere utilizzati in modo polivalente e da più squadre o categorie assieme.
“Finora siamo riusciti a mantenere il cronoprogramma, nonostante la crisi nella fornitura delle materie prime e le varie manifestazioni estive. Cercheremo di continuare sulla stessa linea anche per le prossime lavorazioni – conclude Berra – per garantire agli atleti e alle squadre un centro sportivo nuovo, funzionale e a basso impatto ambientale”.
Ricollocate tutte le famiglie fragili di via Dante
Nella giornata di ieri, giovedì 22 settembre, è stato sottoscritto l’ultimo contratto dagli inquilini prossimi allo sfratto dall’edificio fatiscente di via Dante. Pertanto, tutti i nuclei familiari con fragilità sono stati collocati nei 13 progetti abitativi proposti dall’amministrazione comunale.
Ora gli uffici procederanno con il distacco delle altre utenze dopo quella del gas, dal momento che “è venuta meno ogni causa ostativa di fragilità acclarata all’interno dell’immobile. Di conseguenza – precisa l’amministrazione – si procederà con prefettura e questura al fine di definire data e modalità della procedura finale”, cioè lo sgombero dell’immobile.
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