VILLA CORTESE – Ne hanno fatta di strada i sogni di alcuni bambini dell’Altomilanese. Nei giorni scorsi i desideri dei piccoli di Villa Cortese e di Castellanza sono stati affidati a letterine per Babbo Natale legate a palloncini lasciati salire in cielo. Due di quelli partiti da Villa Cortese sono stati recuperati in Brianza, a Cogliate, e nella Bergamasca, a Calusco d’Adda. Ancora più lontano è atterrato il messaggio volante di due fratellini di Castellanza: lo hanno recuperato due sorelle, Anna e Sabina, nel giardino della loro casa a Ferrara, quasi all’estremità della Pianura Padana.
Palloncino cade in Brianza, giovane lo raccoglie e cerca il mittente
Una volta recuperati i palloncini, alcune delle persone che li hanno trovati hanno pensato di darne notizia ai mittenti, ma come? In loro soccorso sono intervenuti i social: attraverso il passaparola sul web, mittenti e (imprevisti) destinatari hanno così potuto mettersi in contatto. «Domenica scorsa – racconta il giovane Michel Zonca, che ha raccolto la letterina arrivata a Calusco d’Adda – ero a cena dai miei genitori e tornando a casa ho trovato sul vialetto d’ingresso una lettera. Incuriosito da chi al giorno d’oggi, anziché ricorrere a sms, whatsapp o messaggi via social, l’aveva scritta a mano su carta, l’ho presa e ho visto che era legata a dello spago e a un palloncino scoppiato. Mi sono così reso conto di avere in mano la letterina di un bambino, un certo Riccardo, di Villa Cortese. Questa cosa mi ha fatto molto piacere perché anche il mio comune, dove sono nato e cresciuto, la faceva quando io ero piccolo. Non so perché, ma mi sono sentito in dovere di realizzare il sogno di quel bambino. Restava solo il problema di rintracciarlo».
Lieto fine con tanto di regalo a domicilio per un bambino
La lettera aveva nome e indirizzo del mittente, ma Michel non l’ha trovato sulle pagine bianche. Per di più, a Villa Cortese ci sono 50 famiglie con lo stesso cognome. Michel ne ha chiamata qualcuna, ma senza fortuna. Poi una signora si è presa a cuore la storia e ha sparso la voce in paese. «Nel frattempo – prosegue Michel –ho pensato che se i genitori di Riccardo fossero stati giovani, avrebbero potuto non avere un telefono fisso. Allora mi sono iscritto a un gruppo locale su Facebook, dove mi ha risposto un sacco di gente, compresa la mamma di Riccardo, Serena. Sono felice di averlo trovato e di aver suscitato tanto interesse fra i compaesani di Ricky». La famiglia di Riccardo ha quindi accolto Michel e la sua compagna (nella foto sopra), venuti a portargli un regalino a casa. Proprio come avrebbe fatto Babbo Natale.