5 Stelle all’attacco: dov’è stata sinora Italia Viva a Busto?

busto cerini genoni
Claudia Cerini e Luigi Genoni

Troppo facile additare il Movimento 5 stelle di Busto Arsizio come quelli del “No” o come quelli impreparati, senza entrare nel merito delle nostre proposte e dei nostri risultati in 5 anni di consiglio.

Dove sono stati i signori Boniotti e Lanza, negli ultimi 5 anni? L’unico consigliere del loro partito, Massimo Brugnone, non ha praticamente fatto iniziative politiche da quando è passato in Italia Viva e le ultime sue dichiarazioni pubbliche sono state critiche rispetto all’accordo con Farioli, da sempre voce del centro destra.

Un partito che per fare una lista deve metterne insieme tre (Italia Viva, Azione e +Europa) e che ora dall’alto di un piedistallo, giudica il lavoro degli altri senza conoscerlo. Se Antonelli, come affermano, definisce i 5 stelle il partito del “no” non vuol dire che questo sia vero, e Italia Viva nel rifargli il verso dimostra la sua ignoranza sulle vicende cittadine.

Vogliamo solo ricordare tra le altre cose: i 540.000 euro che abbiamo ottenuto per le scuole di Busto intercettando fondi regionali; la nostra movimentazione per la sicurezza in stazione centrale, dove negli ultimi mesi finalmente ci sono stati interventi di miglioramento ed è stata inaugurata la velostazione da noi segnalata in abbandono totale da anni; la nostra interrogazione per sollevare il problema della riapertura della piscina Manara e dei debiti di Sport Management.

A livello di mozioni approvate abbiamo chiesto che venissero attivati i lavori utili alla comunità previsti per i percettori del reddito di cittadinanza, abbiamo dato il nostro contributo per le misure di sostegno economico a seguito del Covid e nel sollecitare un tavolo intercomunale sulla sanità. Abbiamo integrato la mozione sulla qualità dell’aria promossa dal PD chiedendo più centraline di rilevamento, essendo quelle presenti insufficienti; mozione alla quale solo il sindaco Antonelli ha votato contro, dimostrando che se le proposte non vengono dalla sua giunta è lui quello del “no” e per di più ingiustificato.

Abbiamo preso una posizione netta e chiara, a tutela dell’immagine della città, quando l’indagine della mensa dei poveri ha coinvolto consiglieri e amministratori del centro-destra.

Ma anche quando la nostra posizione è di critica rispetto alle scelte della maggioranza, lo facciamo per tutelare i cittadini e sempre con una proposta alternativa: abbiamo detto, e diciamo, “no” a un inceneritore vecchio e inquinante sul nostro territorio, che negli ultimi anni ha mostrato una serie infinita di problemi di funzionamento con continui fermi, primo perché in esubero rispetto alle esigenze di incenerimento della Lombardia e poi perché vogliamo promuovere una gestione virtuosa dei rifiuti con migliore raccolta differenziata e impianti a freddo che non recano danni alla salute; abbiamo detto “no” a una sanità territoriale concentrata solo nel ridurre i presidi medici chiedendo che la Regione valuti un progetto di riqualificazione che parta dall’investimento sull’ospedale esistente e preveda presidi territoriali distribuiti sul territorio.

Sono posizioni che qualunque cittadino di buon senso non può che condividere, ma che Italia Viva, alleata con Farioli, il maggior sponsor del salvataggio di Accam e dell’ospedale unico, definisce populiste perché non può giustificare altrimenti la propria posizione.

Riteniamo questi attacchi strumentali e ridicoli soprattutto quando si tirano in ballo le vicende romane, dove l’affidabilità del loro partito è sotto gli occhi di tutti, con i chiari di luna di Renzi che ha tolto sostegno a un Governo, il Conte bis, proprio nel momento in cui aveva ottenuto un enorme stanziamento di fondi dall’Europa (70 miliardi a fondo perduto con il Recovery fund); sostegno tolto per solo calcolo politico e mettendo a rischio la stabilità e la credibilità dell’intero Paese.

A conclusione, ai signori Boniotti e Lanza, consigliamo almeno di informarsi prima di intervenire sull’impegno politico e sociale del Movimento 5 stelle a Busto Arsizio.

Claudia Cerini
Luigi Genoni
Movimento 5 Stelle Busto Arsizio

busto cerini genoni – MALPENSA24