A Busto luminarie ancora spente. Grande preoccupazione tra i commercianti

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BUSTO ARSIZIO – Non c’è tempo per la rabbia e nemmeno per la rassegnazione. C’è però preoccupazione per il Natale al buio. Alessandra Ceccuzzi, presidente del Comitato commercianti del centro cittadino, non passa giorno, da quando è stato imposto il black out delle luminarie, che non tenti di capire quando si tornerà ad avere la città illuminata, che non chiami per conoscere il punto della situazione.

«Non sappiamo con chi prendercela»

«E anche oggi (ieri, lunedì 9 dicembre, ndr) luminarie spente», dice Alessandra Ceccuzzi, che non si riferisce alla zona pedonale, ma alle vie del centro aperte al traffico. «Via Mazzini, via Montebello, via Bramante – continua – lì ci sono negozi. E lì che si soffre di più la mancanza delle luminarie. So che tutti stanno facendo il possibile, hanno riacceso il centro cittadino, ma la mia preoccupazione è per le vie dove non c’è la zona pedonale». Inutile anche parlare di responsabilità: da un lato del resto la frittata è stata fatta, dall’altro «perché – continua Ceccuzzi – davvero non saprei nemmeno con chi prendermela». E ha ragione Alessandra Ceccuzzi, poiché la questione non è così semplice da dirimere. Almeno sotto il profilo delle responsabilità. Sta di fatto che Ceccuzzi passa oltre: «Non è il momento delle polemiche. Io come tutti gli altri commercianti speriamo solo che le luminarie vengano riaccese dappertutto il prima possibile. E aspettiamo fiduciosi».

Bugia in diretta nazionale

Se era una promessa non è stata mantenuta. Se invece era una speranza è stata delusa. Sta di fatto che il sindaco Emanuele Antonelli, in diretta su Rai Radio 1, venerdì 6 dicembre, aveva tagliato corto davanti alle domande dei conduttori di Centocittà e sostenuto che per il week end dell’Immacolata tutto sarebbe stato tutto a posto. Non è andata esattamente così. Ma non per mancanza di volontà.

Palazzo Gilardoni e Agesp (che ha di fatto seguito l’intera partita per conto dell’amministrazione) hanno mostrato una reattività importante. Mettendo in campo tre squadre di addetti per ripristinare il tutto. Il problema però a quanto pare era ben più grave del previsto: ovvero non di qualche allaccio fuori norma si è trattato, bensì della stragrande maggioranza dei collegamenti se è vero che si stanno effettuando i controlli a tappeto. Anche perché altrimenti non si spiegherebbe il prolungamento del coprifuoco natalizio non voluto. L’unica certezza è che sulle luminarie si sta intervenendo da almeno quattro cinque giorni. Insomma è un po’ come se le stessero riposizionando di nuovo. Quasi come un lavoro fatto due volte.

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