Luminarie spente, Antonelli a Rai Radio 1: «Lavori fatti male, faremo causa»

busto emanuele antonelli sindaco radio

BUSTO ARSIZIO – Brutta figura nazionale quella delle luminarie spente. Questione che finisce in diretta in tutta Italia su Rai Radio 1, dove questa mattina, venerdì 6 dicembre, il sindaco Emanuele Antonelli, raggiunto telefonicamente dai conduttori della trasmissione Centocittà, incuriositi dalla vicenda del balck out natalizio, ha ammesso che i lavori non sono stati eseguiti a regola d’arte e ha annunciato che «faremo causa alla ditta. Così risparmieremo anche un po’ di soldi dei cittadini».

I commenti cancellati ad hoc

Il primo cittadino, sulla ribalta nazionale di Rai Radio 1, non ha perso occasione per rendere omaggio a Malpensa 24, che nei giorni scorsi ha riportato (con taglio ironico) il contenuto di alcuni commenti apparsi sulla pagina Facebook Nuovo Sei di Busto se. Nei quali alcuni cittadini, disquisendo sulle lucine spente, hanno sostenuto che la questione delle luminarie si spiegava come un’azione messa in campo da ignoti per “screditare l’amministrazione”. Tesi balzana, che ha perfino trovato qualche consenso nel cicaleggio dei commenti in calce al post.

Commenti (non pochi) in cui i cittadini ironizzavano su #ilbellodiviverealbuioabusto, manifestavano il loro malumore per l’accaduto e sottolineavano la figura barbina dell’amministrazione. E che, come ogni arma del delitto, sono stati puntualmente e prontamente fatti sparire. I commenti, non la brutta figura, la cui eco si sparsa in tutta Italia.

Commenti probabilmente cancellati dalla blogger e amministratrice della pagina Patrizia Crosta, appassionata direttrice d’orchestra del traffico sulla pagina e pasionaria del primo cittadino, che spesso difende contro tutto e tutti.

L’amore del sindaco per Malpensa24

Poco male. Il commento con l’ipotesi dell’attacco all’amministrazione bustocca è stato letto. Anche dai conduttori di Centocittà. Tanto che proprio da lì sono partiti chiedendo al sindaco Antonelli, con tono tra il sorpreso e l’ironico, se davvero il black out avesse una matrice politica. Il quale sindaco all’inizio ha provato a giocare in contropiede snobbando gli articoli pubblicati «da un giornalino on line» e sostenendo che «Busto ha acceso le luminarie prima di molte altre città», come se fosse in atto una gara a chi per primo doveva far scattare il relé natalizio. Poi ha abbozzato una giustificazione sul fatto che «i lavori sono stati fatti sotto una pioggia battente», per poi ammettere che «l’intervento non è stato eseguito in maniera perfetta» e che per porre rimedio «abbiamo preso tre nuove squadre che stanno intervenendo perché si rischiava il corto circuito». Smentendo di fatto anche il proprio assessore Paola Magugliani, che aveva parlato di «qualche allaccio non a norma».

E che il problema sia stato di ben più grandi dimensioni lo conferma il fatto che ieri gli addetti hanno lavorato tutto il giorno per riaccendere solo via Milano. Mentre nella giornata di oggi si prosegue nelle restanti strade. «Si riaccende nel week end. E per fortuna che il tutto è accaduto in settimana», ha spiegato il sindaco rassicurando anche i commercianti, che poi ha chiuso il collegamento in diretta con il botto: «Ora faremo causa alla ditta, così risparmieremo un po’ di soldi».

«Non sono pasionaria, ma credo nel complotto»

Patrizia Crosta, amministratore di Nuovo… sei di Busto se interviene in merito alla faccenda dei commenti cancellati, conferma che la teoria dell’attacco politico nasce da qualche commento in calce all’articolo postato sulla pagina «e anch’io inizio a pensare che la cosa sia proprio andata così» e precisa: «I commenti non sono stati tolti dal post in questione. Forse sono stati cancellati dagli stessi autori» e ggiunge «non sono la pasionaria di nessuno e personalmente, non mi è mai interessato il numero degli iscritti alla pagina. Chi mi conosce veramente lo sa benissimo».

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