A Legnano un bilancio da 84 milioni e «di transizione» segnato dalla pandemia

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LEGNANO – «È un bilancio che potremmo definire di transizione: il previsionale di un anno difficile e ancora incerto nel suo evolversi e negli impatti che la pandemia lascerà sull’economia e la società». Con questa premessa Alberto Garbarino (nella foto), assessore legnanese alla sostenibilità, ha introdotto il bilancio di previsione 2021-2023 al Consiglio comunale nella seduta di ieri sera, martedì 16 marzo; il documento sarà discusso e votato nelle sedute del 29 e 30 marzo. «Ci troviamo a fare i conti – ha spiegato Garbarino – con una situazione di particolare criticità, che non permette ancora di disegnare un piano organico di lungo respiro. Occorre un approccio dinamico e aperto. Da un lato si deve intervenire per aiutare famiglie e imprese a parare i colpi della crisi e dall’altro prepararsi per tempo a una ripartenza che ci auguriamo possa arrivare il più presto possibile».

In numeri, il conto economico 2021 pareggia a 84.321.000 euro, totale in cui le spese correnti valgono oltre il 68% contro il 28,5% delle spese in conto capitale. Quattro gli indirizzi guida: il rafforzamento degli investimenti in opere pubbliche, il contenimento dei livelli di spesa, gli interventi di supporto delle categorie che hanno più risentito della situazione emergenziale e il mantenimento della pressione fiscale e tributaria.

Garbarino: «Non spendere meno, ma meglio»

«Puntiamo molto sugli investimenti in opere pubbliche perché volàno economico e, al tempo stesso, sostegno e supporto alla qualità della vita – ha detto l’assessore – Parliamo di interventi, come quelli sulla mobilità sostenibile, la viabilità, il verde pubblico e le manutenzioni del patrimonio, finalizzati a migliorare la dimensione quotidiana del vivere in città. Viste le minori entrate che necessariamente saranno collegate alla crisi pandemica, si dovrà puntare all’ottimizzazione delle spese: non si deve spendere meno, ma spendere meglio. Fondamentale, poi, sarà verificare la congruenza tra le fasi di previsione e di esecuzione: l’obiettivo cui tendere è che tutte le risorse programmate siano correttamente impiegate».

Tributi e tariffe invariati

Per l’Imu e per l’addizionale Irpef sono confermate le aliquote tributarie vigenti per il 2020. Anche le tariffe relative all’imposta sulla pubblicità e la Tosap che, dal 1° gennaio scorso, sono sostituite dal nuovo Canone unico di natura patrimoniale, saranno applicate a parità complessiva di gettito. Riguardo la Tari, il decreto sostegno in corso di emanazione posticipa il termine di approvazione al 30 giugno; fermo restando l’obbligo di integrale copertura dei costi, il rinvio dei termini consentirà interventi a favore delle categorie più colpite dall’emergenza Covid. Per tutti i servizi pubblici, confermati i livelli tariffari del 2020.

Fra le spese correnti, spiccano gli 11.401.000 euro (19,8%) preventivati per il funzionamento della macchina comunale, seguiti a brevissima distanza dagli oltre 11 milioni (19,2%) per il territorio e l’ambiente (raccolta e smaltimento rifiuti, aree a verde), dai 10.379.000 per gli interventi nel sociale (16,1%) e dagli oltre 8 milioni per l’istruzione e il diritto allo studio (14%). Poco più di 4,5 milioni sono destinati invece a trasporti e mobilità (7,8%). Fra le spese di investimento, con 10.068.000 euro (41,9%) sono le infrastrutture viabilistiche (strade e piste ciclabili) a primeggiare, seguite dai 3.735.000 (15,5%) per sport e tempo libero (impianti sportivi e parchi), dai 3.311.000 (13,8%) per l’assetto del territorio e l’edilizia abitativa (opere a scomputo e aree di perequazione) e dai 2.258.000 euro (9,4%) per le manutenzioni degli stabili comunali.

Rete verde e città policentrica

Nell’ambito delle opere pubbliche, il bilancio punta prioritariamente alla manutenzione e alla messa in sicurezza del patrimonio comunale, a promuovere gli interventi che favoriscano la mobilità dolce, a rigenerare assi commerciali e a collegarli con corridoi di mobilità dolce (rete verde e del commercio) e a realizzare un modello di città policentrica. Il complesso degli investimenti che saranno gestiti nel 2021 ammonta a 24 milioni di euro: più di 9 si riferiscono a interventi in corso da anni precedenti, poco meno di 9 a nuovi interventi programmati nell’anno in corso e circa 6 alle opere a scomputo e utilità urbanistiche.

«Di particolare importanza in ambito sociale, in un periodo che ha visto aumentare i bisogni e le fragilità – ha concluso Garbarino – è il modello di welfare che intendiamo realizzare, non solo di tipo puramente assistenziale, basato sulla semplice distribuzione di aiuti dai servizi sociali, ma anche e soprattutto di stampo generativo e di inclusione attiva, ossia in grado di rigenerare le risorse già disponibili responsabilizzando le persone che ricevono aiuto, quindi aumentando il rendimento degli interventi delle politiche sociali a beneficio dei cittadini. Quanto a una questione sentita come quella della sicurezza, l’approccio non dovrà limitarsi alla pur insostituibile attività di prevenzione e repressione dei reati, ma dovrà abbracciare una serie di aspetti che attengono alla “prevenzione sociale”, ossia a quelle azioni mirate a limitare le opportunità di commissione degli illeciti e di contenimento dei fattori criminogeni, nonché la “sicurezza partecipata”, che comporta la partecipazione attiva dei cittadini nell’opera di prevenzione».

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