A Malpensa due espulsioni ogni settimana

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MALPENSA – Da inizio anno gli uomini dell’Ufficio Immigrazione di Varese hanno eseguito 53 accompagnamenti alla frontiera di Malpensa, una media di 2 a settimana, dei quali 26 in esecuzione di decreti dell’Autorità Giudiziaria e 27 in esecuzione di provvedimenti amministrativi. Gli accompagnamenti ai Centri per il rimpatrio dislocati sul territorio nazionale sono stati 18, mentre gli ordini a lasciare l’Italia entro sette giorni sono stati 234. Questi numeri raccontano la  complessa attività svolta dalla questura di Varese in merito all’identificazione degli extracomunitari, effettuati grazie a rapporti sinergici con le autorità consolari straniere, al costante supporto degli uffici ministeriali di Roma e alla collaborazione  con la polizia penitenziaria, l’autorità giudiziaria e le altre forze dell’ordine nell’attività di monitoraggio e nell’esecuzione dei provvedimenti.

Da Gallarate al ritorno in Guinea

L’ultimo caso è avvenuto mercoledì scorso, quando gli agenti del commissariato di Gallarate hanno accompagnato al Cpr di Brindisi un cittadino guineano, non in regola con la normativa sul soggiorno in Italia. Risultava gravato da una denuncia per oltraggio, resistenza e violenza a un pubblico ufficiale, nonché da reati in materia di immigrazione. Vista l’irregolarità sul territorio, il questore Giovanni Pepé ha eseguito il decreto di espulsione amministrativa emesso dalla locale prefettura, disponendo l’accompagnamento e il trattenimento al Centro pugliese, dove verranno ultimate le procedure finalizzate al rimpatrio.

Dopo il carcere il ritorno a casa

Due giorni prima gli agenti avevano invece accompagnato alla frontiera un cittadino tunisino detenuto al carcere di Busto Arsizio, dove stava espiando una condanna per reati in materia di stupefacenti. L’uomo, che era ritornato dietro le sbarre dopo l’evasione dagli arresti domiciliari, aveva inanellato una serie di precedenti per furto, oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, porto d’armi od oggetti atti a offendere, violazione delle norme in materia di immigrazione in quanto inottemperante a un precedente ordine di lasciare il Paese. Il magistrato di sorveglianza di Varese ha perciò adottato nei suoi confronti una misura alternativa alla detenzione, decretandone l’allontanamento dal territorio dello Stato. Gli uomini della Polizia di Stato lo hanno prontamente eseguito, con accompagnamento alla frontiera aerea di Malpensa, dove successivamente è stato rimpatriato nel Paese di origine.

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