Addio guardia medica a Legnano, Sinistra: «Imparato niente da emergenza Covid»

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LEGNANO – «Gravissima»: così la Sinistra-Legnano in Comune giudica la decisione di ATS di privare la città del servizio di guardia medica. Dal 30 giugno l’ambulatorio di continuità assistenziale (il servizio che garantisce l’assistenza medica di base per situazioni d’urgenza nelle ore notturne, nei giorni prefestivi e festivi, quando non è attiva l’assistenza del medico di famiglia) che aveva sede in via Stelvio 1 è stato infatti trasferito a Parabiago. «La pandemia da cui stiamo faticosamente uscendo – osserva la lista che candida a sindaco Lucia Bertolini – con tutta la sofferenza e i lutti che ha provocato, sembra non aver insegnato niente a chi gestisce la sanità lombarda. Lo smantellamento dei presìdi territoriali è stato uno dei fattori fondamentali dell’estendersi del contagio: persone lasciate sole, ritardi nell’intervento, mancata individuazione in tempi brevi dei percorsi della diffusione del contagio, saturazione delle strutture ospedaliere a cui i pazienti venivano inviati solo in condizioni già compromessi. I risultati, anche in comparazione con quanto avvenuto in altre regioni del Nord dove la sanità territoriale non ha subìto lo stesso depauperamento conosciuto da quella lombarda, avrebbero dovuto insegnare quanto siano essenziali i presìdi sanitari più prossimi alle persone».

«Manovra di bassa politica della Lega»

La Sinistra legnanese si appella alla prossima scadenza, l’11 agosto, della sperimentazione della Legge Regionale 23/2015 voluta dall’ex governatore Maroni «che ha tolto ruolo e centralità alla medicina del territorio spostando investimenti e risorse sulle strutture ospedaliere e costruendo ponti d’oro per quelle private» affinché diventi l’occasione per «un ripensamento profondo e un’inversione nella direzione presa dalla sanità in Lombardia. Da ultimo, non vorremmo che lo spostamento della guardia medica a Parabiago sia stata una scelta di bassa cucina politica. In ogni caso – conclude la nota – i cittadini di Legnano sanno chi devono ringraziare: grazie Lega».

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