Aerei, il distanziamento all’italiana è impossibile

ALTOLA' AL GOVERNO DA ASSOAEROPORTI: COSì NON SI PUO' VOLARE

Assaeroporti, l’ente che riunisce gli aeroporti italiani, boccia le linee guida del Governo sul distanziamento a bordo degli aerei. Le regole da rispettare per il rilancio del trasporto aereo sono state delineate chiaramente a livello europeo dall’Agenzia per la sicurezza dell’aviazione (EASA) e in una nota ufficiale Assoaeroporti chiede ora al Governo italiano di rivedere l’obbligo di distanziamento di un metro a bordo degli aeromobili, oggi in vigore nel nostro Paese. La richiesta, in realtà, è un vero e proprio altolà perché, se non riviste, le limitazioni “italiane” rischiano di tagliare fuori l’Italia dai programmi di ripartenza dei voli. Il tempo stringe e in queste ore le compagnie aeree, in vista delle riaperture dei collegamenti tra Paesi europei, stanno mettendo a punto le frequenze dei voli e le offerte tariffarie. Tutti i vettori reclamano regole uniformi per evitare disparità insostenibili dal punto di vista logistico e del diritto alla mobilità, ferma restando la salvaguardia della salute e della sicurezza dei passeggeri e del personale di cabina.

Una delle indicazioni chiave fornite da EASA è che i componenti dello stesso nucleo familiare possono essere seduti uno accanto all’altro e il distanziamento a bordo va applicato in base alla configurazione della cabina e di equilibrio dell’aeromobile, ferme restando le misure di riduzione del rischio di contagio, quali l’utilizzo della mascherina, l’igiene delle mani, i protocolli igienico-respiratori.