SARONNO – Colpo di scena sui mutui in Consiglio comunale a Saronno. Come lamentano le opposizioni, il sindaco, Alessandro Fagioli, ha deciso di rinegoziarli tutti, in barba all’accordo stretto in commissione Bilancio. «Siamo tutti consapevoli – commenta il consigliere pentastellato Davide Vanzulli (nella foto sotto) – del difficile periodo che stiamo vivendo: l’emergenza sanitaria, la conseguenziale crisi economica, le minori entrate per i Comuni e la necessità di continuare a garantire i servizi erogati. Tuttavia tutto ciò non giustifica quanto successo in Consiglio comunale».
Vanzulli (M5S): «Il sindaco ha imposto tassi maggiorati»
Per agevolare i Comuni, il governo ha dato la possibilità di rinegoziare i mutui attraverso la Cassa Depositi e Prestiti. «Proprio sull’opportunità e sulla migliore soluzione di rinegoziazione dei mutui nell’interesse del nostro Comune – riepiloga Vanzulli – si è ampiamente dibattuto nella commissione Bilancio, arrivando a una soluzione di buon senso, condivisa anche dall’assessore Pierangela Vanzulli e dal presidente della commissione, il leghista Davide Borghi. Senonché in Consiglio comunale tutto cambia. Il sindaco impone la sua visione, che porta alla rinegoziazione di tutti i mutui, con tassi di interesse maggiorati di oltre due punti percentuali rispetto agli attuali e un maggior costo per i cittadini negli anni a venire di oltre un milione di euro. Chi rinegozierebbe il proprio mutuo con un tasso d’interesse svantaggioso? E il sindaco avrebbe fatto la medesima scelta se il mutuo lo avesse riguardato in prima persona?».
«Scelta miope che pagheremo nel lungo periodo»
A nome dell’M5S saronnese, Vanzulli tiene a ricordare all’Amministrazione che «il rimborso dei mutui avviene con finanze pubbliche, soldi di tutti i contribuenti, dei cittadini saronnesi. Quella dell’Amministrazione è una decisione poco lungimirante che porta, nell’immediato, una liquidità nelle casse comunali ma che pagheremo a caro prezzo negli anni a venire. Ancora una volta – conclude – questa Amministrazione si dimostra miope, incapace di avere una visione programmatica che abbia a cuore le generazioni future e il rilancio della città».