Ai Mondiali di ginnastica una super Italia è ai piedi del podio. Ora tocca a Bartolini

ProPatria Ginnastica Bartolini Mondiali

LIVERPOOL – E’ grand’Italia ai Mondiali di ginnastica artistica che si stanno disputando a Liverpool. Nella patria dei Beatles le azzurre e gli azzurri si piazzano ai piedi del podio nella prova a squadre. E non importa se bisognerà ripassare dalle altre gare per staccare i pass olimpici in vista di Parigi 2024. Adesso toccherà a Nicola Bartolini difendere il titolo iridato nella prova individuale a corpo libero.

Grande 5° posto per la ginnastica artistica femminile

Nella ginnastica artistica femminile l’Italia stacca un 5° posto in agrodolce. Gli Usa vincono l’oro, la Gran Bretagna l’argento e il Canada il bronzo. La gara delle azzurre ha visto qualche errore di troppo che, alla luce dei fatti, è costato il podio (4a posizione per il Brasile). Il 5° posto è comunque un risultato importante, strappato con grinta da Martina Maggio, Giorgia Villa, Manila Esposito e Alice D’Amato, che hanno combattuto fino all’ultima rotazione.

La ginnastica maschile è spaziale: 4° posto!

L’artistica maschile azzurra ha infiammato la M&S Bank Arena. Dopo una partenza in salita, l’Italia (nella foto sul sito della Federazione Ginnastica Italiana) ha scalato la classifica attestandosi tra la quinta e la terza posizione, per poi concludere al quarto posto a meno di un punto e mezzo dal bronzo, davanti agli Stati Uniti. Vince la Cina, impeccabile, seguita dal Giappone e dalla Gran Bretagna, ma l’Italia è la quarta nazione al mondo. Un risultato straordinario!

E adesso tocca al tigrotto Nicola Bartolini difendere il titolo mondiale nel corpo libero

Il tigrotto Nicola Bartolini infiamma la pedana di Liverpool nel corpo libero e riesce a qualificarsi per la finale di specialità con l’ottavo punteggio, unico atleta maschio italiano a riuscirci in tutti gli attrezzi. Dopo le qualifiche in prima posizione c’è Carlos Endriel Yulo, seguito Ryosuke Doi, Milad Karimi, Giarnni Regini-Morgan, Boheng Zhang, Sunghyun Ryu, Daiki Hashimoto e, appunto, il nostro Bartolini. Nell’edizione giapponese di Kitakyushu l’atleta della Pro Patria Bustese aveva vinto il titolo iridato precedendo mostri sacri della ginnastica mondiale come il filippino Carlos Yulo, il giapponese Minami Kazuki e il coreano Sunghyun Ryu, due dei quali saranno ancora sulla strada dell’atleta di origine sarda. Per Nicola sarà una bella sfida nel panorama più prestigioso della ginnastica in attesa di coronare il sogno di Parigi 2024.

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