MALPENSA – Piombano nell’incubo i 1200 lavoratori di Air Italy. Gli azionisti della compagnia aerea, Alisarda e Qatar Airways attraverso AQA Holding, «a causa delle persistenti e strutturali condizioni di difficoltà del mercato hanno deciso all’unanimità di mettere la società Air Italy in liquidazione in bonis». L’annuncio è stato dato oggi, 11 febbraio, al termine dell’assemblea dei soci.
A terra dal 25 febbraio
In questa fase Air Italy lavorerà per ridurre al minimo il disagio per i passeggeri: i voli sino al 25 febbraio saranno operati agli orari e nei giorni previsti da altri vettori, mentre i passeggeri che hanno prenotato voli in partenza in date successive al 25 febbraio saranno riprotetti o rimborsati integralmente.
Air Italy a Malpensa
Sono passati soltanto due anni dagli annunci faraonici dei manager di Air Italy che si presentarono a Malpensa, scelto come hub di riferimento, con l’intenzione di sostituire Alitalia come prima compagnia aerea italiana grazie a 50 voli intercontinentali che avrebbero effettuato con aerei di nuovissima generazione. L’operazione, guidata da Akbar Al Baker di Qatar Airways, socio di minoranza con il 49 per cento delle quote, in realtà non è mai decollata. Dopo un rosso in bilancio pari a 160 milioni di euro nel primo anno di attività, si dice che le perdite nel 2019 siano andate addirittura vicino a toccare quota 200.
Lo scaricabarile
Proprio Qatar Airways, in queste ore drammatiche, scarica le colpe sui soci, sottolineando in una nota che sarebbe stata pronta, ancora una volta, a fare la «propria parte nel sostenere il rilancio e la crescita della compagnia aerea, ma ciò sarebbe stato possibile esclusivamente solo con l’impegno di tutti gli azionisti». Gli arabi fanno capire dunque che a staccare la spina sia stato l’Aga Khan che, dopo aver sborsato centinaia di milioni di euro per salvare a più riprese l’ex Meridiana negli ultimi dieci anni, stavolta avrebbe deciso di chiudere il portafogli, chiedendo a Qatar Airways di cercare nuovi soci disposti a investire. Una ricerca infruttuosa che ha portato alle 14.52 di oggi all’annuncio shock.
La lettera ai dipendenti
