Al canile di Legnano l’emergenza sono i gatti: affidati uno al giorno

legnano animali canile gattile

LEGNANO – Cani abbandonati nella media, nonostante le campagne di sensibilizzazione, ultima in ordine di tempo quella appena presentata da Regione Lombardia. Più dei cani, però, al canile-gattile di Legnano la vera emergenza è rappresentata dai gatti: ne arrivano tantissimi, di continuo. Intere cucciolate, anche con il cordone ombelicale ancora attaccato. È il quadro della situazione nella struttura gestita dalla PAL (Protezione animali di Legnano) in via don Milani 24. Al punto che la richiesta più urgente è quella di cibo umido per cuccioli di gatto.

Scarsa sensibilità sulla sterilizzazione

Molti dei felini trovatelli che arrivano qui trovano poi una nuova casa. L’anno scorso ne sono stati affidati ben 348, praticamente uno al giorno, oltre ad altri 110 che sono stati invece liberati nelle colonie feline. Nel 2017 erano stati rispettivamente 283 e 105, l’anno prima 284 e 181. Quest’anno i registri riportano già 140 gatti affidati e altri 51 liberati in colonie. Insomma, un transito tra i 400 e i 500 gatti ogni anno. «A differenza dei cani – spiega la consigliere PAL Emy Rossini – si fa fatica a far intendere la necessità della sterilizzazione. Noi la facciamo su tutti quelli che arrivano, ma c’è chi si oppone e chi tira in lungo quando riceve da noi l’avviso di farla, verso il 7°-8° mese di vita, e alla fine non la fa più, oppure si decide solo quando lo richiede il veterinario per problemi di salute. Ho appena parlato con una signora che ha un cane da 6 anni che ha subito sterilizzato, mentre si è decisa a farlo sul gatto solo un paio di mesi fa, per il rischio di noduli mammari».

Cani molto diminuiti negli ultimi anni

Se Micio attende una maggiore presa di coscienza della necessità di sterilizzarlo per evitare il proliferare di cuccioli indesiderati, le cose vanno un po’ meglio per Fido. Oggi in via Don Milani sono ospitati 110 cani e un centinaio di gatti: numeri quasi equivalenti, ma che vanno letti in prospettiva. «Mentre una quindicina di anni fa avevamo tanti cani da dover pagare anche una pensione a Magnago, oggi i numeri sono molto diminuiti – sottolinea un’altra consigliera, Silvana Gornati – e quasi tutte le nostre gabbie hanno un solo cane. Anche chi ci porta cibo e altro materiale pensa più ai cani». Cestoni e carrelli, in effetti, sono pieni di sacchi e scatolette di cibo per cani; assai meno quello per gatti, come la sabbia per le deiezioni. Dall’inizio di quest’anno la PAL ha dato in affido una settantina di cani, mentre ogni domenica mattina si presentano molti volontari per far passeggiare quelli ancora in gabbia.

L’altra faccia degli abbandoni: il gran cuore dei volontari

E qui salta fuori un altro dato sorprendente, che fotografa il gran cuore dei legnanesi (e non solo) per gli animali meno fortunati. Dal 2013, la PAL ha registrato ben 3.146 volontari. Mentre raccogliamo il dato, una signora lascia 50 euro di offerta (con regolare ricevuta). Del resto, i costi di gestione per una struttura come quella di Legnano, convenzionata con 32 Comuni, sono piuttosto alti, intorno ai 200.000 euro all’anno. Di questi, quasi la metà (80-90.000 euro) servono per coprire le spese veterinarie e farmaceutiche: tutti gli animali vengono visitati, curati se necessario, sterilizzati e microchippati. In attesa di trovare una casa e tanto affetto.

legnano animali canile gattile – MALPENSA24