Al Salotto della Nobile si parla dei fantini di Legnano. 2° volume del Sanmagnino

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LEGNANO – Appuntamento sabato 23 maggio alle ore 17.00 sulla pagina Facebook della Contrada San Magno con il settimo Salotto della Nobile dal titolo “I fantini di Legnano”. Ospiti Guido Barbin e Stefano Di Moro, in rappresentanza del movimento di fantini legnanesi che hanno potuto coronare il sogno di indossare la giubba della propria contrada, grazie alla nascita del Memorial Favari a metà degli anni Ottanta.

Ultimo ospite Pagani, cultore della legnanesità

Franco Pagani, legnanese classe 1947, coltiva da sempre una grande passione: il collezionismo. Assiduo frequentatore di mercatini di antiquariato, convegni, esposizioni e siti on line, possiede un’enorme raccolta di oggetti, di importante valore storico e culturale, che in qualche modo riportano alla città di Legnano. Fra i soggetti a lui più cari, l’Alberto da Giussano e il Carroccio, oltre alle cartoline e riproduzioni fotografiche che testimoniano lo sviluppo urbano nel tempo. «Legnano – ha detto Pagani nella puntata precedente del Salotto della Nobile (nella foto in alto) – offre tanti spunti per il collezionismo cittadino, in particolare grazie alle grandi ditte che hanno costituito, per lungo tempo, il tessuto economico della città: dal marchio “Legnano” delle biciclette alla fabbrica Tosi al cotonificio Cantoni, solo per citarne alcune». La curiosità del collezionista abbraccia diversi decenni tra la fine dell’Ottocento e la metà del XX secolo; nel corso del tempo ha allestito varie mostre, offrendo ai visitatori la possibilità non solo di ammirare la sua collezione privata, ma anche di approfondire aspetti poco conosciuti della città. Insignito del Premio San Magno nel 2019, è autore, insieme a Dario Rondanini, del libro “Dovunque è Legnano. Legnano nel mondo, una storia da collezione, curiosità e rarità delle eccellenze legnanesi”, stampato in edizione limitata e di cui Franco Pagani intende riproporre prossimamente una ristampa.

Viaggio nella famiglia rossobiancorossa

Mai come quest’anno è evidente che il Palio non è solo una corsa, un giorno tanto atteso tra sfilata e giri di campo, ma è fatto delle persone che lo vivono ogni giorno, che lo sentono scorrere dentro, che sono innamorate della propria Contrada, ovunque si trovino. In poche parole, le persone sono la Contrada, che siano tra le mura di un maniero o divisi tra quelle domestiche. Il viaggio editoriale a puntate del Sanmagnino, di cui è uscito il secondo volume, vuole far emergere fra le altre la famiglia rossobiancorossa, dare voce ai contradaioli «per farci capire – spiegano i promotori – che non importa dove siamo: restiamo sempre la Nobile San Magno».

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