ALBIZZATE – «In una serata che renderà omaggio ai Beatles, Albizzate avrà la gioia e il privilegio di ospitare Freda Kelly, la ragazza più invidiata degli anni Sessanta». A parlare è Adelio Airaghi, organizzatore dell’incontro che vedrà “Good Ol’ Freda”, segretaria dei Fab Four, raccontare la sua vita con la band. L’evento, che si svolgerà martedì 8 ottobre alle 21 nella sala Guido Reni del municipio, è nato dallo sforzo congiunto dell’assessorato alla Cultura e della Pro Loco, nonché delle associazioni Volarte Italia e Beatlesiani d’Italia.
“Love me do”, John Lennon e “Yesterday”
«Freda è qui in zona per una visita privata. Tra l’altro, in questi giorni ci sono le ricorrenze di “Love me do”, primo singolo dei Beatles uscito il 5 ottobre, mentre il 9 è l’anniversario di nascita di John Lennon. Ma tutto è nato per caso, non sapevo che nello stesso periodo fosse in uscita anche “Yesterday”, film ispirato a loro», ha raccontato Airaghi, «beatlesiano dalla nascita, o forse anche prima».
«È un grande onore per Albizzate, Varese e la Lombardia avere ospite questo personaggio storico. I Beatles sono riusciti a sconvolgere non solo la musica, ma anche il costume e la società, modificando il modo di vivere: quando nel 1976 ero al liceo, come letteratura inglese studiavo la loro “Eleanor Rigby”».
Le lettere e il fan club
Come ha ricordato Airaghi, «Freda aveva diciassette anni quando diventò la segretaria dei Fab Four: lavorava per Brian Epstein e aveva accumulato una ricca conoscenza dei Beatles andandoli a vedere dal vivo centonovanta volte. All’epoca, per ricevere la corrispondenza diretta a loro, diede come indirizzo a cui scrivere quello di casa sua: in breve tempo si ritrovò sommersa di lettere, poi dirottate sul recapito del fan club. Quella ad Albizzate sarà una serata di omaggio alla band di Liverpool, ma con la presenza di un ospite illustre. Freda è una persona molto gentile e riservata: sicuramente è stata scelta per questo. E, nonostante la giovanissima età, ha svolto un lavoro preciso ed efficace in un’epoca in cui a malapena c’era il telefono».
Una piacevolissima malattia
Airaghi, «besnatese doc» che ora abita ad Albizzate, ha ripercorso come è cominciata la sua passione: «Nel 1972 ero un bimbetto, avevo appena finito la quinta elementare. Sentii per caso alla radio “Michelle” ma non riuscii a capire chi la cantasse. Dopo alcune indagini venne fuori il nome Beatles. Allora feci una cosa folle, presi la bicicletta e andai a Gallarate per vedere se riuscivo a trovare qualcosa di loro: raccontai di un regalo che volevo fare, mi fu data una raccolta delle loro canzoni d’amore. Da allora mi ha contagiato una piacevolissima malattia, senza effetti collaterali e per fortuna incurabile».
L’evento sarà condotto da Sandro Neri, direttore de “Il Giorno”, e dal giornalista Gianmarco Airaghi, con interventi musicali a cura di Rolando Giambelli.