“Cantami, o Diva”, l’autunno di Albizzate inizia in poesia. «Sarà una stagione ricca»

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ALBIZZATE – Ieri, 23 settembre ad Albizzate si è svolta la manifestazione “Cantami, o Diva”, che ha visto nella sala consiliare alternarsi quattro autori. Hanno presentato al pubblico alcune loro composizioni poetiche, riuscendo a smuovere, con la loro sensibilità, le corde emotive dei presenti. La serata è stata condotta da Adelio Airaghi, presidente di Volarte Italia. L’associazione, con l’assessorato alla Cultura albizzatese e l’associazione Charturium di Cantù, ha reso possibile l’evento.

La serata di poesia

Protagonista è stata Viviana Faschi, giovane poetessa che ha letto tre testi tratti dalla sua opera d’esordio. Si tratta di “Lo spleen di Milano“, raccolta che ricorda Baudelaire e in cui la prosa poetica dell’autrice si mescola con le sensazioni mosse dalla città di Milano, cuore pulsante per chi la vede e ne subisce il fascino, pur non potendola considerare casa. Alberto Savioni, poeta dialettale, ha invece presentato alcuni testi tratti dai due volumi della sua “Quant me scapa la puesia“. Dai versi traspaiono la vita e le persone di una volta, il rapporto tra le generazioni e sentimenti come l’amicizia. Quindi, Annitta Di Mineo. Per la poetessa l’esercizio della scrittura in versi è catarsi e purificazione; impegno civile, ricordo della storia, mettere in versi sono stati alcuni tra i temi toccati dai testi delle sue opere “Sento una primavera“, “La memoria e i suoi volti” e “Il tempo non ha rughe“. Fino a Patrizio Colzani. La sua poesia è un confronto con il proprio io, una sorta di psicanalisi personale. Poeta e fotografo, accompagna i versi all’immagine. Così nasce “Pensieri svelati“, opera prima che ha trovato compimento e che Colzani ha voluto pubblicare all’età di 64 anni.

I prossimi eventi

La voce istituzionale è di Federico Maggio, assessore alla Cultura: «Proporre un evento di poesia significa rivolgersi a tutti coloro che hanno la volontà di mettere in gioco le proprie emozioni, ascoltando chi è riuscito a esprimere a parole concetti a cui spesso si fa fatica a dare un nome. Sono particolarmente contento di aver inaugurato la stagione autunnale di eventi culturali in questo modo e già settimana prossima la felice collaborazione con Volarte Italia ha fatto sì che potessimo invitare una sopravvissuta della tragedia del Vajont. Sarà una stagione ricca tra testimonianze, presentazioni di opere e incontri, perché la volontà è quella di andare incontro a tutti i cittadini, proponendo un programma vario e che possa toccare le passioni e gli interessi di ognuno».

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