LOSANNA – E così Orio e Luca, a furia di raccontarsela, di sognarla e immaginarla, l’hanno pianificata e ora stanno passando alla realizzazione.
Gallarate, via Pegoraro, sabato 1 agosto, ore 07.59: partenza in prima classe alla volta di Losanna, oltrepassato il passo del Sempione, l’ultimo comfort prima della grande pedalata con biciclette al seguito e non sotto il sedere. Una Losanna deserta e “iberica” accoglie i due amici che si recano alla cattedrale di Notte Dame per essere ufficialmente investiti del titolo di “Pellegrino” con il timbro apposto sulle credenziali Francigena. Il grande edificio è in stile gotico del 1536, anno della Riforma, è la maggiore chiesa protestante della città; qui la Via Francigena incrocia il sentiero di Santiago di Compostela.
Il caldo estivo avvolge l’emozione del “giorno prima degli esami” e certo non aiuta a placare i mille dubbi sulla tenuta delle attrezzature, del bikepacking e di tutti i bagagli. Dubbi che certamente svaniranno una volta spinto il pedale, domani.
Appunto domani, domenica 2, la prima tappa: da Losanna a Villeneuve si costeggeranno le colline coltivate a vigneto, quindi, dopo avere oltrepassato Vevey raggiungeranno Montreux, luogo di villeggiatura molto in voga agli inizi del Novecento, dal clima mite anche d’inverno e con una splendida vista sul Lago Lemano. La tappa proseguirà in piano costeggiando a tratti il corso del Rodano in direzione Martigny. La cittadina, posta alla confluenza di tre valli, ha sempre avuto un’importanza strategica, tanto che già i Celti nel V secolo imponevano un pedaggio a chi si immetteva sulla via del Gran San Bernardo. Da qui la strada inizia a salire, costeggiando il torrente Entremont, per la meta della prima tappa, Orsières: arrivo in salita.
La nostra avventura è iniziata.
Da Losanna a Roma per la via Francigena. L’impresa dei due ciclisti gallaratesi