GALLARATE – Quando si parla di montagna nell’immaginario comune, si pensa alle alte vette, alle scalate, alle sciate o alle belle escursioni e non si immagina che esiste un altro modo di vivere la montagna in termini molto più “intimi”. E’ la speleologia. Il Gruppo Grotte della sezione Cai di Gallarate propone un ciclo di conferenze per mostrare il lato nascosto delle montagne. Tre serate per parlare di grotte e miniere, ipogei naturali e antropici. Per andare insieme “Oltre il buio”, con foto, filmati e racconti, per capire come si sono formati i complessi ipogei, quali segreti nascondono e soprattutto capire la storia che conservano. «Esistono dei luoghi dentro le nostre montagne, in cui il buio e il silenzio sono sovrani. Esistono dei luoghi naturali, o scavati dall’uomo, che solo poche luci riescono a illuminare».
La Sfinge della Valganna
Archiviato il primo appuntamento dedicato ai ghiacciai dell’Islanda, domani sera 27 marzo (ex scuderie Martignoni di via Venegoni, ore 21) si parlerà di speleologia in cavità artificiali con i padroni di casa del Gruppo Grotte Gallarate. Il team Unex Project (Simone Bertesago, Alex Briatico, Cristian Mazzucchelli, Daniele Pellizzaro ed Elena Tamolli) porterà la platea alla scoperta della cosiddetta “Sfinge della Valganna”. Nell’ambito del progetto “Antro 2.0”, in chilometri di intricate gallerie scavate a mano nell’arenaria quarzosa del servino, in una cavità artificiale da tutti conosciuta come “Antro delle Gallerie”, i ricercatori di Unex svelano, dopo anni di ricerca, origine e utilizzo.
Le grotte del Campo dei Fiori
Mercoledì 3 aprile Luana Aimar e Antonio Premazzi del Cai Varese, attraverso la proiezione di immagini e di video realizzati nel corso di un lavoro di documentazione che è in corso da 3 anni, presenteranno le principali grotte del Monte Campo dei Fiori, le peculiarità e gli angoli più nascosti, spesso noti solo agli specialisti.
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