Allarme amianto, chiude la scuola di Pontevecchio. Classi trasferite a Magenta

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MAGENTA – Brutta sorpresa dall’analisi delle piastrelle ammalorate nella scuola di Pontevecchio a Magenta (qui sopra): contengono fibre di amianto. Per questo da domani, mercoledì 22 marzo, l’edificio sarà chiuso e i quasi 200 alunni della primaria e della secondaria di primo grado resteranno a casa per il resto della settimana. Da lunedì prossimo, 27 marzo, tutte le classi saranno ricollocate nella sede della scuola media “4 Giugno 1859” in via Boccaccio fino al termine dell’anno scolastico: questo comporterà tra l’altro l’aggiornamento del servizio di trasporto degli alunni, per cui è allo studio con Stav anche la possibilità di una navetta.

Il problema si è presentato al piano interrato dell’edificio, non occupato (le aule sono al piano superiore, dove trova spazio anche il centro diurno per i disabili), laddove poggiavano i ponteggi dei lavori eseguiti sulle facciate negli ultimi mesi. Alcune piastrelle – che risalgono all’epoca di costruzione della scuola tra la fine degli anni 70 e i primi 80 – si sono rotte e prima di intervenire per sostituirle sono stati analizzati i materiali: mentre la colla è risultata priva di sostanze tossiche, nelle mattonelle sono emerse residue di fibre di amianto dall’1 al 3%.

Del Gobbo: «Nessun rischio, ma interventi indifferibili»

«Appreso del problema appena ieri – ha spiegato oggi il sindaco, Luca Del Gobbo (nella foto sopra, al centro), che ha subito firmato l’ordinanza di chiusura della scuola – la nostra preoccupazione è stata tutelare la salute da ogni possibile rischio. Non c’è alcun elemento di pericolosità, perché l’amianto è pericoloso se frazionato e reso volatile. Dal confronto all’interno del Comune e con la scuola sono emerse due possibilità: intervenire mettendo in sicurezza il cantiere e mantenere le lezioni al piano superiore, monitorando l’aria ogni settimana; oppure, come abbiamo scelto di fare, chiudere. Una decisione presa in tempi brevissimi, consci del disagio che comporterà per i prossimi due mesi di scuola per le famiglie, che sono già stata avvisate».

A giorni partirà la sostituzione delle piastrelle in tutto l’edificio, con l’obiettivo di rimetterlo in sicurezza per la ripresa delle lezioni  a settembre; seguiranno altri monitoraggi. Per i costi dell’intervento, è prematuro fare stime, ma i lavori comporteranno una spesa di 80/90 euro per metro quadro.

«Abbiamo già fatto fatica a chiudere il bilancio – rimarca Del Gobbo – Spero che l’Anci si dia una sveglia perché tutti i Comuni sono in questa situazione. La mancanza di risorse limita le manutenzioni, ma nonostante ciò diamo priorità alla scuola: eventualmente sposteremo più avanti altri lavori». La presenza di amianto è accertata anche in altri edifici pubblici della città, come il liceo, dov’è regolarmente monitorata.

Dressino: «Situazione nota da tempo»

«Nella scuola – ricorda la dirigente Cristina Dressino – la situazione era stata segnalata da tempo come criticità, ma non come emergenza. Appena insediata, l’amministrazione comunale ha preso in mano questa problematica anche se finora siamo sempre rientrati nei parametri di sicurezza».

Grazie ai suoi ampi spazi, dalla prossima settimana la scuola media “4 giugno 1859” potrà accogliere tutte le classi in più, quelle della primaria al piano terra e le medie al piano superiore, insieme alle classi di pari grado già presenti. In tutto saranno trasferiti da Pontevecchio 70 alunni della primaria e 121 della secondaria. «Non ci sarà alcuna riduzione delle attività scolastiche previste – assicura la dirigente scolastica – e siamo fiduciosi che tutto si risolverà al meglio».

Il presidente del consiglio di istituto, Andrea Friggi, ribadisce che«non c’è pericolo imminente. Quella scelta era la soluzione migliore per mettere mano al plesso nella sua interezza. Abbiamo avuto rassicurazioni anche sul trasporto degli alunni, come sui servizi di pre e post scuola», cui sono iscritte rispettivamente una decina e una quindicina di famiglie, alle quali però potrebbero ora aggiungersene altre. Anche il refettorio di via Boccaccio è in grado di accogliere i nuovi bambini. Quanto al centro diurno per i disabili (frequentato da 13 persone) è attesa una risposta dall’Asst per spostarlo nel centro in via dei Mille a Magenta.

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