Allo Spazio Yak torna il teatro e raddoppia: apre la stagione “Leviatano”

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Carmentalia

VARESE – «Inizia una nuova stagione teatrale a Spazio Yak: detto così, non sembra nulla di speciale», queste le parole di ieri, giovedì primo dicembre, del direttore artistico Stefano Beghi alla presentazione degli spettacoli. «Possiamo dirlo ormai: gli appuntamenti teatrali alle Bustecche sono un punto fisso nei palinsesti culturali della città di Varese, qualcosa che si può dare per scontato. Eppure è proprio questa “abitudine” a essere speciale. Sì, perché quando tutto è cominciato, nel 2017, nessuno avrebbe mai pensato che saremmo arrivati fino a qui, con l’entusiasmo dell’inizio ma con quella consapevolezza che solo l’esperienza ti può regalare».

Stefano Beghi

Rinnovata la convezione con il Comune fino al 2027

«È con questa nuova stagione che Spazio Yak entra nel suo secondo quinquennio di attività», ha ricordato Beghi. «Karakorum Teatro, al decimo di lavoro, ha da poco firmato la convenzione con il Comune di Varese, rinnovando la sua gestione dello spazio fino al 2027: è proprio questa rinnovata fiducia e collaborazione con la città che ci ha dato la forza di fare un passo in avanti, ancora».
Da gennaio, gli appuntamenti teatrali raddoppieranno: ogni spettacolo andrà in scena per due serate, venerdì e sabato, per raggiungere sempre più pubblico e allargare la community di appassionati e curiosi che, ogni due settimane, affollano la platea di quello che, «a tutti gli effetti, è l’unico teatro d’arte della città».

Riccardo Tabilio

Una programmazione basata su fatti di cronaca e attualità

«Quella che sta per cominciare è forse la stagione più appassionante che abbiamo mai proposto, nata per rispondere al condiviso bisogno di potersi orientare in un mondo contemporaneo sempre più difficile da leggere». L’emergenza ambientale, la crisi energetica, e poi la guerra in Ucraina, la cronaca, continuano a metterci di fronte a domande di senso sul bene e sul male, sulla verità, sull’etica della comunicazione.

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Alice Pavan

«È per tentare di riflettere insieme su tutto questo che abbiamo scelto di incentrare la programmazione di quest’anno su fatti di cronaca e attualità: dall’America degli anni Novanta, raccontata da “Leviatano” il 17 dicembre, fino alla più tragica vicenda di casa nostra, quella delle Bestie di Satana, raccontata in “Poco più di un fatto personale” il 30 marzo e l’1 aprile. Un viaggio attraverso piccoli e grandi fatti, pubblici e privati, su una scala che va dal locale all’universale, per cercare di guardare in faccia le ferite di un mondo che trascina con sé le nostre sicurezze verso qualcosa di nuovo».

Storie e compagnie da tutta Italia

A Spazio Yak sarà possibile vedere storie e compagnie da tutta Italia: «Dopo l’anteprima di dicembre con gli amici di Carmentalia da Roma, i Kepler 452 da Bologna ci raccontano la loro indagine sui nuovi mostri (a partire dalla discussa questione dei morti nel Mediterraneo). Poi i siciliani Maniaci D’Amore e la loro “Fenomenologia di una pettegola”, e 4704 da Udine con il loro futuristico “17 selfie dalla fine del mondo” per raccontare il fenomeno del cambiamento climatico.

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Antonio Mingarelli

Da Macerata, Utovie Teatrali ci porteranno il loro affascinante “Animali domestici” sui terribili fatti di violenza del 3 febbraio 2018 che hanno visto protagonista proprio la loro città. E poi, un grande ritorno, quello degli Eco Di Fondo che insieme a Caterpillar ci portano “Sono solo nella stanza accanto”, un tuffo nel mondo adolescenziale e nel conflitto sempre più attuale tra virtualità e materialità, verità e finzione.

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Elisa Binda

Saremo invece noi di Karakorum Teatro – La Confraternita del Chianti a chiudere questa stagione con la nostra nuova produzione “Poco più di un fatto personale”, presentata la scorsa estate a Tra Sacro E Sacro Monte, e ora pronta a partire per una lunga tournée che comincerà dal Teatro Della Cooperativa di Milano (diretto da Renato Sarti) il prossimo mese di maggio. Sarà migliore o peggiore il futuro che ci aspetta? È impossibile dare una risposta, ma sicuramente è fondamentale farci la domanda. In fondo, è questo il ruolo del teatro: porre domande, costruire immaginari, provare a non restare indifferenti, aiutarci a non stare da soli».

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Susanna Miotto

Laforgia: «Motore di promozione culturale e sociale»

Come ha sottolineato l’assessore alla Cultura Enzo Laforgia, «con la presentazione della nuova stagione teatrale, Karakorum Teatro con Spazio Yak si riconferma motore di promozione culturale e sociale nel quartiere in cui opera e nella città di Varese, per le dimostrate capacità di fare rete e per l’attenzione ai bisogni del territorio. Un progetto, il loro, che sosteniamo con convinzione, perché vogliamo che le realtà culturali della città siano protagonisti attivi, capaci di innescare processi generativi di cambiamento e impatti positivi e propositivi sul territorio. Come dimostra la rinnovata piazza De Salvo, il lavoro di rete può portare risultati concreti e tangibili per la vita dei cittadini, trasformare lo spazio, creare legami e rafforzare il senso di comunità».

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Enzo Laforgia

“Pubblici” soddisfatti per la nuova stagione di Teatro Periferico

«Per la parte che riguarda Teatro Periferico, la stagione è iniziata molto bene», ha fatto sapere il suo direttore artistico Dario Villa. «Il primo dei nostri “Incontri con l’artista”, quello con Danio Manfredini, e gli spettacoli già andati in scena “Giobbe”, con Roberto Anglisani, e “C’era una volta…il manicomio”, di Chille de la Balanza, hanno registrato la viva soddisfazione del pubblico. «O dovremmo dire “dei pubblici”, al plurale, perché i lavori hanno interessato il Teatro Comunale di Cassano Valcuvia, ma anche l’Auditorium di Maccagno».

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Dario Villa

Una delle novità di quest’anno riguarda infatti la diffusione della stagione su un territorio più vasto: «Da Maccagno fino a Gavirate, passando per Luino, Germignaga, Masciago Primo e Castello Cabiaglio. Per facilitare i collegamenti abbiamo dato vita a Teatribus, l’omnibus del teatro: un servizio navetta divertente, utile ed ecologicamente sostenibile. Giovani, adulti e famiglie: tutti sono invitati a provare questa esperienza». Un’altra novità è la misteriosa figura di un viaggiatore: «Abbiamo chiesto a uno speciale spettatore di attraversare le nostre Latitudini e farci un resoconto dettagliato dei suoi viaggi corsari in giro per i teatri della zona, in forma di recensione, racconto, diario di bordo: potete trovare i primi tre sulla nostra pagina Facebook. Ci vediamo a teatro». Qui di seguito sono indicati gli appuntamenti in programma, il costo d’ingresso è di 12 euro (ridotto 8 euro):

17 dicembre, Spazio Yak, 21.00
“Leviatano”, di Riccardo Tabilio, realizzato da Compagnia Carmentalia e La Confraternita del Chianti

20 e 21 gennaio, Spazio Yak, 21.00
“Gli altri – Indagine sui nuovissimi mostri”, di Kepler-452

3 e 4 febbraio, Spazio Yak, 21.00
“Fenomenologia di una pettegola – Siede la terra”, di e con Francesco d’Amore e Luciana Maniaci

17 e 18 febbraio, Spazio Yak, 21.00
“Animali domestici”, una produzione Teatri della Plebe/Utovie Festival in collaborazione con Amat/Proxima Res/Armunia Festival-Residenze artistiche

3 e 4 marzo, Spazio Yak, 21.00
“17 selfie alla fine del mondo”, drammaturgia e disegno sonoro di Riccardo Tabilio, progetto promosso da 4704 in collaborazione con Mittelfest

17 e 18 marzo, Spazio Yak, 21.00
“Sono solo nella stanza accanto”, regia di Giacomo Ferraù, drammaturgia di Tobia Rossi, una coproduzione Eco di Fondo / Caterpillar

31 marzo e 1 aprile, Spazio Yak, 21.00
“Poco più di un fatto personale”, di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano, regia di Stefano Beghi, progetto di Karakorum Teatro e La Confraternita del Chianti

30 aprile, piazza Monte Grappa, 11.00-15.00-17.00
“Pugni e biciclette redux”, di Stefano Beghi, con Riccardo Trovato

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