GALLARATE – Nino Caianiello condannato per danno patrimoniale e Amsc costretta a tirare fuori oltre un milione di euro. Si può riassumere così la sentenza del tribunale di Milano che oggi, 9 aprile, ha dato il proprio verdetto in merito all’azione di responsabilità contro gli ex amministratori dell’azienda multiservizi di Gallarate messa in atto dalla passata amministrazione in carica fino al 2016, ovvero il centrosinistra guidato da Edoardo Guenzani. Avevano paventato oltre 26 milioni di euro di danni, ma nella sentenza non c’è traccia. Il plenipotenziario di Forza Italia è stato sì condannato, ma per una cifra decisamente inferiore, irrisoria al confronto.
La condanna di Nino Caianiello
Il tribunale ordinario di Milano – Sezione specializzata in materia di impresa B – ha condannato Nino Caianiello al risarcimento del danno patrimoniale mediante pagamento a favore della società attrice della somma di 105.772,60 euro più interessi, a cui si aggiungono un risarcimento del danno non patrimoniale pari ad altri 30mila euro e le spese processuali.
Un salasso di spese legali
Il collegio giudicante presieduto da Elena Riva Crugnola (a latere Guido Vannicelli e Daniela Marconi) ha condannato Amsc al pagamento delle spese processuali nei confronti dei convenuti costituiti per una cifra che si aggira tra i 40 e i 45mila euro cadauno. Si tratta di Ermanno Fornara, Guido Gioli, Stefano Besani, Fiora Cappa, Alessandro Carletto, Enrico Colombo, Donato Liviero, Claudio Marelli, Angelo Miglietta, Renato Montalbetti, Luciano Pedroni, Marcello Stanzione, Pietro Valentini, Renzo Bellora, Giovanni Bielli, Antonio Colombo, Silvio Faresin, Tiziano Fracchia, Alberto Ramponi, Loris Zaffra. Vengono liquidate le spese – stimate in 35mila euro cadauno – anche ai terzi chiamati: Claudio Brovelli, Assicuratori dei Lloyd’s e Arch Insurance Company. A conti fatti, al netto di quanto risarcirà l’assicurazione di Caianiello, la municipalizzata di Gallarate dovrà sborsare oltre un milione di euro. Un salasso.
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