Andare con Elly, andar da elli

scissione schlein centristi
Elley Schlein tra Carlo Calenda e Matteo Renzi

di Massimo Lodi

Scissione, parola vietata nel nuovo Pd. Fino a quando? Ah, saperlo. Ma forse senz’aspettare troppo. L’ex ministro Fioroni, non un qualunque vetero-Dc, ha annunciato il bye bye. Altri seguiranno, dato che molti Popolari han poco (zero) a che vedere con la segreteria Schlein, calibrata su un programma di sinistra-sinistra, concorrenziale alla galassia Cinquestelle, più nebbiosi dintorni agitazionisti

Vero (1) che lo sconfitto Bonaccini ha promesso istituzionale fedeltà all’insediata del Nazareno; vero (2) che anime ex Pci, Ds, Pds sotto shock obbediranno bongré malgré all’indicazione; ma vero (3) che i post-Margherita, il microcosmo cattolico, respirano un’aria pesante d’estraneità da cui temono di restare soffocati.

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Massimo Lodi

Dunque chissà che non sia meglio cambiarla, l’aria. E preparare l’uscita da un partito orientato alla radicalità anziché alla moderazione, proclive a cavalcare l’avanguardismo e non a smorzarlo, indisponibile a concertazioni d’alcun tipo col governo in carica, iniziando dall’atteggiamento verso la guerra in Ucraina. Esempio: sostegno militare ancora sì. Ma armi anche no, si riuscisse nell’impossibile divergenza parallela.

Allora potrebbe guadagnare adepti il drappello dei potenziali transfughi, che si sentono d’ornamento nei Dem a guida Schlein. Per finire dove? In un’équipe centrista di nuovo conio. Attenzione: non nella banale confluenza terzopolista, abbracciando il neo Partito unico Calenda-Renzi, ma in una concertata formazione insieme cattolico/sociale e liberal/repubblicana. Reunion propedeutica a un possibile, largo accordo di spiazzante affinità elettorale nelle europee 2024, quando sarà tentazione del Ppe associarsi con l’Ecr della Meloni.

Perché questo è il sottaciuto progetto-Pop circolante a Bruxelles-Strasburgo: sciogliere la pluriennale alleanza coi socialisti e fondarne una inedita coi conservatori. E chi ci sta, ci sta: anche fuori d’un tale recinto. Qualora l’obiettivo fosse colto, s’intesterebbero qui da noi il merito e la rendita (oltre al Partito unico di Calenda-Renzi) sia quell’abbozzo di Partito della Nazione che la neopremier cerca di costruire, sia quella sorta di Partito della Revisione cui pensano di dar vita i delusi del Pd. Di certo l’uno è già in fieri, dell’altro si potrebbe scorgere tra breve l’incipit. 

Il network associazionistico di sostegno preesisteva con discrezione alle primarie di domenica scorsa, ora può cominciare a vivere allo scoperto. Scissione, parola vietata nel nuovo Pd? I vocabolari cambiano, al modo delle stagioni politiche. Puoi andare con Elly o andar da elli, come scriveva Dante, il padre della destra. E lo zio del centro, hai visto mai? I potenziali nipoti preparano il raduno di famiglia, preliminare all’avventurosa migrazione.

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