ANDREA LONGONI: “Via Giampaolo? Ma con chi lo sostituiamo?”

Donadoni Gattuso Conte

Fiducia a tempo a Giampaolo, anche se non mancano le critiche al suo operato nella sconfitta dolorosa contro il Torino. Anche il giornalista televisivo, di fede rossonera, Andrea Longoni, si è espresso, ma con riserva, in favore della permanenza del tecnico, forse più per assenza di alternative credibili che non per una reale convinzione. Le perplessità, infatti, anche in Longoni non mancano. “Per la sconfitta col Toro – ha specificato Longoni – secondo me le responsabilità vanno suddivise equamente tra l’allenatore e i giocatori. Sicuramente per una volta Giampaolo ha azzeccato la formazione, ma poi ha sbagliato i cambi. La sostituzione di Leao con Bonaventura è stata avventata. Nel contempo l’errore di Donnarumma è stato clamoroso, come quelli di Piatek”. Longoni ha sottolineato un episodio accaduto nella conferenza pre-partita che lo ha lasciato perplesso. “Mi ha colpito il fatto – ha spiegato il giornalista – che avesse annunciato l’impiego a partita in corso per Bonaventura. Come fai a pianificare una cosa del genere? Come se indipendentemente dall’andamento della gara fosse orientato a farlo giocare. Come si fa a stabilire una cosa del genere a priori tenendo conto delle condizioni di Bonaventura che era al rientro dopo un lungo infortunio? Perché inserirlo su un campo difficile contro una squadra che era sotto di un solo gol, non 3 a 0? Partita in bilico che non avrebbe consigliato un cambio così rischioso”. Ora poche partite per decidere il futuro di Giampaolo: “Partendo dalla buona gara di ieri gli darei due partite, vediamo come va con Genoa e con Fiorentina. Il problema è complesso: se lo sostituisci, con chi lo fai? Spalletti? Boh. Perché dovremmo risolvere all’Inter un problema di natura economica mettendo sotto contratto Spalletti? Allegri è libero, ma fa parte di una categoria di allenatori che aspetta un grande club europeo, categoria di cui al momento il Milan non fa parte. Io al momento sono per una sua conferma”. Poi c’è il problema Piatek, pallido killer di un tempo. Le pistole si sono inceppate: “Il polacco in questo momento ha un problema di testa. Finché non segna su azione – ha detto Longoni – c’è poco da fare. È evidente che sugli schemi di Giampaolo non si trova e viene poco rifornito anche se a Torino le sue occasioni le ha avute. Proviamo a togliere Suso: abbiamo difficoltà a fare gol, forse anche per la presenza dello spagnolo. Il rischio che Piatek sia stato sopravvalutato c’è: però non può essere diventato quello che segna solo su rigore. Ma questo lo scopriremo solo più avanti”.

Andrea Longoni Milan Malpensa24