Andrea Longoni: “Pioli via, Ibra in bilico, Thiago no, Bakayoko sì”

Donadoni Gattuso Conte

 

Andrea Longoni ad ampio respiro sul Milan. Il giornalista di fede rossonera ha raccontato le strategie della nuova società. Il progetto Rangnick è pronto a decollare.

Dopo la vittoria con la Roma non è cambiato il futuro di Pioli?

Pioli andrà via, ha ripreso dignitosamente, però se andiamo a vedere in molti si sono già dimenticati le sconfitte con Atalanta, Genoa, Derby. È una brava persona, ma
a un certo punto aveva addirittura una media inferiore a quella di Giampaolo. Ha fatto il suo, ma non è stato un valore aggiunto. Complessivamente gli devo dare la sufficienza, ma non di più. Nel mio Milan ideale lui non c’è. Con Pioli l’anno prossimo non mi vedo di certo in Champions. Con questo progetto innovativo, sento invece di avere qualche chance in più. Anche se non gli piace il nomignolo, resta a mio avviso un normalizzatore.

Che tipo di mercato sarà?

Lo slogan è: prendiamo chi ha fame e non ancora fama. Giocatori funzionali al gioco di Rangnick. Ci sarà una squadra che sarà a immagine e somiglianza dell’allenatore. È un buon punto di partenza.

Nomi più vicini?

Bakayoko viene monitorato. Il Milan lo vuole; solo che il Chelsea cerca legittimamente di monetizzare. Più facile Florentino dal Benfica. Su Jovic siamo nella fase in cui il Real cerca di recuperare dei soldi. Nel caso nessuno si muovesse cash, allora entrerebbe in scena il Milan che lo vorrebbe con un prestito biennale con riscatto a trenta milioni.

Rebic resta o va via?

Resta. Si era detto di qualche ruggine con Rangnick. Lui non legó con il tecnico. Il Milan in realtà sta già ragionando sulla conferma. Resta anche perché il prestito è biennale. Credo che verrà riscattato nell’ambito dell’operazione André Silva, ma potrebbe anche essere un’operazione slegata, perché il Milan lo vuole riscattare. Operazione che sta portando avanti Almstadt, braccio destro di Gazidis in virtù degli ottimi rapporti con il presidente dell’Eintracht.

Si giocherà per entrare in Europa?

Qualche giocatore è motivato, qualcuno un po’ meno. Doveroso provarci. Il mio pensiero è che se si resta fuori, non mi dispiace più di tanto perché il progetto è nuovo e molto impegnativo. Quindi se l’anno prossimo non si giocasse di giovedì non mi dispiacerebbe affatto. Secondo me alla fine però in Europa ci entriamo.

Un nome di richiamo dal mercato?

Goetze non credo, Thiago Silva vorrebbe tornare, ma il Milan non ci pensa. Il nome più concreto potrebbe essere Bakayoko, se si può considerare un nome di richiamo. Giocatore esperto, che conosce già l’ambiente. Non credo né a Rakitic o Modric. E poi vediamo per Ibra che al momento è considerato un lusso, molto probabilmente non verrà confermato, ma non c’è chiusura. Potrà essere solo la ciliegina sulla torta. Da ciò che ho captato pare, inoltre, che Maldini possa restare, ma non è ancora chiaro in quale ruolo.

Andrea Longoni Milan-MALPENSA24