Nuda e cruda al Tirinnanzi, il gioco degli opposti di Anna Mazzamauro

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LEGNANO – Una confessione pubblica fatta con autoironia, e uno spettacolo che, tra risate liberatorie, gioca con tutti gli opposti possibili. Tutto questo è “Nuda e cruda”, ormai un vero e proprio cavallo di battaglia per Anna Mazzamauro, la mitica signorina Silvani dei film di Fantozzi. Il Teatro Tirinnanzi di Legnano ospiterà l’attrice romana che, con la regia di Livio Galassi, si esibirà venerdì 15 marzo alle 21 accompagnata al pianoforte e alla chitarra da Sasà Calabrese, e al violino da Andrea De Martino.

La madre di Melania Rea e Anna Magnani

In “Nuda e cruda” la celebre e poliedrica attrice esorta il pubblico a spogliarsi dei brutti ricordi, degli amori sbagliati, a liberarsi della paura della vecchiaia e a esibire senza timore, quando esiste, la propria diversità attraverso risate liberatorie e purificatrici. È uno spettacolo che gioca con tutti gli opposti possibili, diventando contemporaneamente insolente e mite, audace e timido, comico e impegnato. L’attrice riesce così a scovare nei vari dislivelli emotivi l’energia teatrale più coinvolgente per magnetizzare il pubblico, conducendolo sia dentro lo spettacolo sia all’interno di se stesso senza filtri inibitori e ombre protettrici. Anna racconta di sé e degli esordi cinematografici, in primis prendendo di petto l’argomento bruttezza, ove strappano risate il ricordo dell’incontro fatale con Luciano Salce e quello con la truccatrice che doveva occuparsi di lei sul set. È la sincera confessione pubblica di una donna che si spoglia dei complessi e si prende in giro con autoironia mostrandosi per ciò che è, come recita il titolo “Nuda e cruda”. Inoltre, nello spettacolo, Anna non si risparmia nella rappresentazione di tanti personaggi, nelle canzoni e nei passi di danza, lasciando emergere tutta la sua bravura teatrale e il già apprezzato spessore artistico. Toccando gli animi nel profondo quando interpreta il personaggio della casalinga a cui hanno ucciso la figlia (dedicato alla madre di Melania Rea), e quello della devota che prega la Santa Vergine Maria. Non meno prezioso il vibrante ritratto di un’Anna Magnani abbandonata, che a notte fonda tenta di riconquistare al telefono il cuore ormai lontano di Roberto Rossellini. Anna Mazzamauro si mostra così, elargendo la purezza artistica in tutta la sua bellezza. E ricevendo a fine spettacolo, come è successo in tutte le precedenti date nazionali, interminabili applausi e standing ovation.

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