Antonelli sul Campus: «Fallimento sì, ma il comune di Busto ha avuto 500mila euro»

Il “pala-vergogna” di via Minghetti a Busto

BUSTO ARSIZIO – Nella serata degli “scheletri” (nell’armadio) del Comune, oltre ai derivati c’è spazio anche per l’ex palaghiaccio mai compiuto. «Per me e per l’amministrazione è stato un fallimento, ma 500mila euro tra cauzioni e fidejussioni sono entrati nelle casse comunali. Ce ne fossero di fallimenti così». Il sindaco Emanuele Antonelli lo rivela a proposito del clamoroso “flop” del maxi-progetto del Campus di Beata Giuliana, che quasi un anno fa ormai, appena dopo la riconferma elettorale del centrodestra al governo della città, ammainò i sogni di gloria con vista sulle Olimpiadi del 2026. «Ora avanti con il palaginnastica – l’impegno – stiamo correndo».

La “miccia” di Maggioni

A riaccendere la miccia sull’argomento, come già sui derivati, è anche in questo caso il capogruppo del PD Maurizio Maggioni, che ricorda «il fallimento dell’operazione sul palaghiaccio» e chiede conto del progetto del palaginnastica, per capire, alla luce dei 2,5 milioni di euro di fondi Pnrr inseriti nella variazione a bilancio passata in consiglio, «qual è il progetto e quali sono le prospettive di gestione» della struttura in cui si riconvertirà lo “scheletro” di via Minghetti.

Botta e risposta

Antonelli replica: «Il progetto c’è e stiamo correndo perché entro marzo 2023 vanno affidati i lavori. Corriamo per evitare un altro fallimento». In questo, di fatto, dà ragione a Maggioni: «Sì, per me e per l’amministrazione è stato un fallimento, ma ne vorrei ogni giorno di fallimenti così – spiega il sindaco – ci tenevo a realizzare l’opera, ma va detto che il comune non ha avuto nessuna perdita, anzi è stato ripagato dai soldi che incasserà, 500mila euro circa tra cauzioni e fidejussioni». Ora tutta l’attenzione è concentrata sul nuovo progetto del palaginnastica: affidato l’aggiornamento allo studio Mazzucchelli di Morazzone (lo stesso che aveva redatto il progetto originario per il pool di Noka), l’amministrazione deve rispettare le scadenze del bando Pnrr. «I disegni ci sono. Verrà costruito secondo le esigenze della Pro Patria Ginnastica, che lo gestirà. Stiamo predisponendo il piano industriale per la futura gestione». Al sindaco, Maggioni poi ha imputato scarso coinvolgimento nelle scelte: «Vorremmo che fossero più partecipate, sul palaginnastica ma non solo. Noi non siamo mai stati pregiudiziali, ma nelle commissioni è ora che si lavori anche su questo progetto».

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