Busto, palaghiaccio addio: è corsa contro il tempo per il bando del palaginnastica

BUSTO ARSIZIO – Mentre a Varese il nuovo palaghiaccio è realtà, riaperto dopo due anni di lavori e già pronto per rientrare nell’ambizioso “giro” delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, a Busto lo “scheletro” di via Minghetti a Beata Giuliana incombe ancora sul Sempione, senza ormai più alcuna speranza di poter ospitare gli sport del ghiaccio. Accantonato e ormai dimenticato il faraonico progetto del Campus (anch’esso, a suo tempo, “indiziato” di poter attrarre team olimpici nel 2026), in Comune si lavora per centrare la scadenza di marzo 2023 per l’aggiudicazione dell’appalto di progettazione e realizzazione del nuovo palaginnastica, che sorgerà proprio al posto dello “scheletro”.

I prossimi step

In questi giorni Palazzo Gilardoni ha assegnato un incarico ad uno studio specializzato per l’aggiornamento dello studio geologico che risaliva al 2020, quando fu allegato al maxi-progetto del Campus, mentre a breve affiderà anche l’incarico per la redazione del progetto preliminare del nuovo palaginnastica, sulla base delle indicazioni di massima che erano state messe a punto da Agesp Attività Strumentali per partecipare al bando PNRR sugli impianti sportivi.

Il progetto di massima

L’idea era di riconvertire l’attuale struttura, “scoperchiandola” e sopraelevandola, per ricavarci un grande salone per la ginnastica e una palestrina al piano superiore (già esistente) dedicata a pallavolo e pallacanestro. Il risultato sarebbe un impianto polivalente, da completare in una fase successiva con una nuova “ala” esterna dedicata alla ginnastica ritmica (per una questione di altezze). Un’opera da oltre 8,8 milioni di euro complessivi (di cui circa 7,7 milioni per i lavori), come determinato dalla convenzione firmata con il Dipartimento dello Sport di Palazzo Chigi, che ha assegnato a Busto i 2,5 milioni di euro del bando PNRR. Soldi che vanno ad aggiungersi agli oltre 5,5 milioni già in bilancio per il palaginnastica.

Corsa contro il tempo

I tempi sono serratissimi, come aveva annunciato a luglio il sindaco Emanuele Antonelli. Perché una volta in mano il progetto preliminare della nuova struttura, il Comune dovrà subito indire la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’opera. L’obiettivo, da centrare tassativamente per non rischiare di perdere i fondi del PNRR, è di aggiudicare l’appalto entro marzo 2023, come previsto dal bando di finanziamento che ha portato a Busto i due milioni e mezzo di euro.

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