Teodor Nasi
Immobile fa un gol su quattro. L’ultimo, quello inutile, con i buoni genoani oramai arresi allo strapotere delle aquile. Riceve un assist perfetto, inizia a correre, non ne ha, appena sta per essere raggiunto tira. E segna. Bravo, ma non eccezionale.
Poi fa l’ipocrita e va a rendere omaggio ad Inzaghi, che è il fulmine di guerra che lo lascia ancora titolare. Quando, in un momento di lucidità, aveva ipotizzato di mandarlo a riposare, era stato insultato dal napoletano. Oggi tutto tarallucci e vino per un gol che non entrerà nell’antologia del calcio.
Il resto è una Lazio splendida, che funziona, sciolta, precisa, brillante.
E comincio a pensare che Strakosha un sia un altro Abbiati, ma un portiere fantastico e costante. Inizia a ricordare lo splendido Peruzzi. In sintesi: forse ci siamo, abbiamo ingranato. È bastato far capire a Ciro che non è intoccabile.
Ultima nota: il Tucu forse ha un problema fisico serio. Se così è, Dio salvi la Lazio.