Area delle Nord, Mariani: “Non vogliamo un’archistar, ma serve una grande idea”

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BUSTO ARSIZIO – «Per l’area delle Nord non vogliamo a tutti i costi un’archistar. Però una maggior apertura verso l’esterno per la progettazione di quella parte di città, oltre che auspicabile, sarebbe anche un’occasione per portare in città idee di più ampio respiro».

E’ questa la posizione del Pd bustocco sul recupero di un’area ferma da oltre vent’anni e che l’altra sera è stata protagonista in consiglio all’interno della variante del pgt. Chi parla è Valerio Mariani, consigliere piddino e presidente del consiglio. «Mi sarei aspettato da parte della maggioranza più pazienza di ascoltare e maggior volontà di capire il senso della nostra proposta. Abbiamo detto apertamente che apprezziamo quanto illustrato dall’assessore Isabella Tovaglieri e dagli uffici comunali. Però siccome su quell’area si può giocare il futuro di Busto e il rilancio della città, siamo convinti che serve una grande idea. E questa non può che arrivare da un’apertura verso l’esterno al momento della progettazione».

Insomma le linee guida del recupero dell’area, la scelta di mixare le destinazioni per far nascere una zona capace di essere viva di giorno, ma anche di sera e soprattutto la grande area verde al centro e attorno alla quale tutto ruoterà, piace anche al Partito Democratico. Il quale però ha chiesto e continuerà a chiedere un cambio di passo, o meglio un pizzico di coraggio in più rispetto a quello già dimostrato.

«Ora davvero Busto ha una grande occasione. Quella di dimostrare che è la quinta città più grande della Lombardia e, sotto il profilo economico produttivo, tra le prime in Italia – ha continuato Mariani – Su questo progetto la città può assumere un ruolo strategico a livello regionale e nazionale. Non dimentichiamo che Busto è il perno dell’asse Milano – Malpensa. Sarebbe sufficiente uscire dai nostri confini. Non ricadere nell’errore che è già stato fatto in passato da centrodestra. Insomma, va bene puntare sugli operatori locali. La progettazione però deve avere necessariamente una visione e un respiro più ampio. E mi auguro che nei prossimi mesi, quando partirà tutto l’iter burocratico l’amministrazione tenga  conto del nostro suggerimento».

 

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