ARSAGO SEPRIO – Da un anno a questa parte non si risparmia nemmeno un secondo, correndo bardato a casa di chiunque chieda il suo intervento. E con orgoglio mostra le statistiche relative ai suoi mutuati nella sua personale battaglia contro il Covid: «Al momento sono a quota 159 pazienti guariti a domicilio, di cui 7 pazienti in terapia subintensiva, 1 paziente intubato e 1 decesso. Percentuale di ricovero dei miei 1560 assisti calcolata pari allo 0,006%». Ma a breve Alfredo Borghi, medico di base ad Arsago Seprio e con un passato nemmeno troppo lontano in consiglio comunale da capogruppo di maggioranza, potrebbe essere costretto a fermarsi. «Mi serve un po’ di riposo e il governo Draghi mi sta dando una mano».
Non vaccinato
Per gli operatori sanitari che ancora non si sono vaccinati è scattato l’ultimatum: entro il 20 aprile devono aver prenotato la propria dose, altrimenti rischiano la sospensione. E’quanto prevede il decreto legge pubblicato in Gazzetta ufficiale il primo aprile e che regolamenta alcune misure urgenti per il contenimento dell’epidemia. Tra loro c’è anche il medico di base arsaghese, come rende noto ai suoi pazienti in un messaggio pubblicato sui social: «Dal momento che come sapete non sono vaccinato come da indicazioni del Responsabile Pfizer di Varese perché il mio sistema immunitario non lo tollera (sono nato così) c’è il rischio che venga sospeso dal mio ordine come da decreto legge».
Il culo dalla sedia
Borghi si ritiene un servitore dello Stato e, come tale, se non lo riterranno idoneo a esercitare la sua professione di medico accetterà senza protestare la sospensione fino al 31 dicembre, come prevede il decreto. «Avrò in regalo ben 6/7 mesi di vacanza che non mi faccio da 35 anni, sinceramente non vedo l’ora», commenta sarcastico. «Che alzino il culo dalla sedia i grandi capi e ci vengano loro sul territorio a curare e a vaccinare. Vi aspettiamo».
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