Il ministro Guerini apre l’hub vaccini Schiranna: «E’ una battaglia. Da vincere»

VARESE – Aperto il Centro vaccinale di Varese intitolato a Giuseppe Zamberletti, padre fondatore della protezione civile. Oltre 2500 vaccinazioni al giorno su venti linee installate, che entreranno tutte in funzione nel corso dei prossimi giorni con un ritmo per ogni linea di 12 vaccinazioni all’ora. Una struttura che, insieme a quella di Rancio Valcuvia (10 linee vaccinali) coprirà la campagna vaccinale di circa 300 mila persone. Senza dimenticare l’hub vaccinale di MalpensaFiere già operativo da qualche giorno.

All’inaugurazione il ministro della Difesa Lorenzo Guerini: «Questo hub è la testimonianza di un lavoro fatto insieme. Intitolare questo centro a Giuseppe Zamberletti è stata una giusta intuizione. C’è bisogno di una sforzo collettivo ampio e da questo punto di vista questo della Schiranna è un esempio positivo per fronteggiare questa battaglia».

L’hub di piazzale Roma

Da oggi, e per le prime settimane, nelle tensostrutture saranno vaccinate le persone over80, per poi passare, a partire dal 12 aprile, alla campagna che coinvolgerà gradualmente tutta la popolazione del territorio. Indicativamente si parla di circa 300 mila cittadini che riceveranno il vaccino tra il centro di Varese e quello di Rancio Valcuvia.

Nel dettaglio, sono presenti due tensostrutture di oltre 50 metri ciascuna per un totale di venti linee vaccinale. Le strutture sono state allestite dall’Esercito, in particolare dal Reggimento Tattico Logistico della Brigata di supporto al Nato Rapid Deployable Corps di stanza a Solbiate Olona. Un lavoro, quello dei militari dell’esercito, portato avanti in tempi brevissimi che ha permesso di dotare il territorio varesino di un hub fondamentale per la lotta al covid19. Le operazioni di supporto sono state possibili grazie alla collaborazione della Protezione Civile, di Ats Insubria, dell’ASST Settelaghi e del Comune di Varese.

Le dichiarazioni

Davide Galimberti, sindaco di Varese: «Questa struttura è stata allestita in occasione dei campionati europei, a poche decine di metri dal centro vaccinale. Ringrazio il ministro e il ministero che guida per aver colto, insieme a Regione, Asst e Ats, le necessità di allestire centri vaccinali in punti diversi della provincia. Il vaccino è l’unica vera forma di ristoro per il sistema economico, sociale e sportivo. Voglio ringraziare il personale medico e tutti i volontari. Con il centro vogliamo liberare gli ospedali di tutta l’attività Covid affinché possano riprendere l’attività sanitaria ordinaria».

Il direttore generale dell’Asst Sette Laghi Gianni Bonelli: «Un momento importantissimo. Io oggi rappresento più di 6 mila persone, il capitale umano dell’Asst Sette Laghi. Ovvero i dipendenti, il personale universitario e le professioni non mediche ma che permettono all’azienda di fuznionare In quest’anno abbiamo assistito più di 4 mila pazienti Covid. Ora abbiamo più di 400 pazienti Covid, più di 600 con altre patologie. E non abbiamo interrotto l’attività sanitaria. Sul fronte vaccini abbiamo già dispensato più di 55 mila dosi. E la più grande campagna di sanità pubblica affrontata».

Emanuele Antonelli, presidente della Provincia: «E’ stata messa in campo una grande organizzazione, attraverso un importante lavoro di squadra che ha visto impegnati le istituzioni, il mondo della sanità, la protezione civile (e qui ringrazio il mio consigliere provinciale Alberto Barcaro) e i tanti volontari, soprattutto giovani che si sono messi a disposizione. Ora però devono arrivare i vaccini, perché solo così possiamo iniziare a vedere la luce in fondo al tunnel e tornare alla normalità».

Massimo Gaudina, rappresentante della Commissione europea: «Un pensiero a Giuseppe Zamberletti che ha ispirato tutti gli altri Paesi europei a creare organizzazioni di protezione civile. Se l’estate scorsa c avessero detto che oggi, 2 aprile 2021, avremmo avuto già 4 vaccini autorizzati e 10 milioni di italiani già vaccinati e quasi 100 milioni in tutta europa probabilmente avremmo messo la firma. Invece ci sono state tante polemiche e anche problemi che nessuno nega. Ma ci si dimentica che l’Europa ha investito 3 miliardi euro per la ricerca e lo sviluppo dei vaccini e che ha negoziato con 8 case farmaceutiche la prenotazione di vaccini».

Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia: «Voglio solo dire grazie a Guido Bertolaso che da quando è stato chiamato in Regione sta lavorando in maniera indefessa per realizzare questo grande progetto di vaccinazioni di massa. E un intervento sanitario incredibile. La provincia di Varese è stata un modello di collaborazione tra tutte le forze istituzionali e di volontariato. Senza dimenticare il sistema sanitario, il personale medico e infermieristico che da un anno sono in prima linea senza mai tirarsi indietro».

Il parterre istituzionale

Presenti anche: il prefetto di Varese Dario Caputo, Guido Bertolaso, consulente di Regione per la campagna vaccinale con il suo collaboratore Marco Magrini, dirigente di Ats Insubria; l’europarlamentare della Lega Isabella Tovaglieri, il senatore del PD Alessandro Alfieri, il deputato della Lega Matteo Bianchi, la deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda, l’assessore regionale Raffaele Cattaneo, i consiglieri regionali Samuele Astuti (PD) e Giacomo Cosentino (Lombardia Ideale), il presidente di Camera di commercio Fabio Lunghi.