Taglio del nastro al museo di Arsago: ecco la tomba alla cappuccina

arsago inaugurata tomba cappuccina

ARSAGO SEPRIO – È stata inaugurata oggi, primo ottobre, la tomba alla cappuccina di Arsago Seprio. Un evento atteso da oltre due anni, dopo il restauro del 2019. Ma che ha dovuto fare i conti con le restrizioni del Covid, che ha ritardato il taglio del nastro. Ma può essere letta in maniera positiva, in fondo: «Solo facendo leva sulla cultura le persone possono ritrovare la realtà che è stata disgregata dal Covid: non c’è nulla di più forte per trovare il senso di stare insieme». Lo ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Stefano Bruno Galli, fra gli ospiti che hanno preso parte a una giornata storica. Un’occasione per celebrare una delle figure di spicco del mondo dell’archeologia arsaghese: Leonardo Mastorgio, omaggiato con una targa al museo.

Cultura e tradizioni

Prima, un convegno ad hoc nella sala polivalente del Centro Concordia, per ripercorrere i passi che hanno portato alla scoperta della tomba d’età tardo-romana e alla sua inaugurazione. Ma anche per ricordare Mastorgio, storica figura del panorama culturale arsaghese, scomparso lo scorso anno. Per l’assessore Galli sono «due le riflessioni che hanno reso questa giornata indimenticabile». Da una parte, il fatto che «la cultura è la manutenzione dei lavori, bisogna conservare il patrimonio archeologico – con oggetti come la tomba alla cappuccina – e dare alla comunità il senso delle sue radici». Dall’altra, «la figura di Mastorgio, organizzatore di cultura e studioso locale che dà significato alla tradizione».

I presenti

Tra i presenti, il vicepresidente del consiglio regionale, Francesca Brianza, che ha definito il museo «un gioiello per il paese, Provincia di Varese e Regione Lombardia. Dobbiamo essere orgogliosi di pezzi importantissimi come la tomba alla cappuccina».

Oltre al consigliere regionale Emanuele Monti. Ma anche il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, e il primo cittadino di Casorate Sempione, Dimitri Cassani. Fino al vicesindaco di Sesto Calende, Edoardo Favaron. Non poteva mancare il parroco don Giuseppe Bai, il presidente dei Musei Patri Massimo Palazzi e l’ex conservatrice del museo arsaghese Luisa Novello-Alpago. A rappresentare Arsago, il vicesindaco Pier Luigi Fossen (il sindaco Fabio Montagnoli era assente perché positivo al Covid) e l’assessore Roberta Mantovan.

Il ricordo di Mastorgio e il valore del museo

Diversi i relatori che hanno preso parte al convegno iniziale. Tra cui Marina De Marchi (conservatore civico museo archeologico e paleontologico) che ha ricordato Mastorgio come «sempre presente al museo: apparentemente silenzioso, in realtà vedeva e sentiva tutto. Sapeva far rete del patrimonio». Daniela Locatelli (funzionario della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio) ha sottolineato come «Arsago sia un elemento clou della ricerca archeologica» e come «il territorio sia legato al museo». Pierluigi Poletti (presidente della Commissione museo) ha sottolineato che «continuiamo a lavorare insieme per portare avanti e progetti e far conoscere il museo: se oggi esiste lo dobbiamo in gran parte a Mastorgio». A  Cristiano Brandolini (presidente della Commissione tecnica del museo “La Necropoli Romana” di Somma Lombardo) il compito di raccontare i passaggi tecnici del lungo iter che va dalla scoperta al restauro della tomba alla cappuccina.

Ora il nome di Mastorgio è scolpito su una targa, che accoglie i visitatori al museo. Appena prima dell’inaugurazione il lapidario è stato scoperto dalla moglie Paola Merletti e dalla figlia Chiara Mastorgio.

arsago inaugurata tomba cappuccina – MALPENSA24