VARESE – «I nostri imprenditori stanno dando fondo a tutte le loro risorse. Quindi per ripartire non servono le parole, ma i fatti», è questa la richiesta lanciata alle istituzioni politiche da parte di Confcommercio Varese, che oggi, lunedì 28 settembre, si è riunito nell’annuale assemblea generale.
Dalla politica solo promesse non mantenute
«Ripartire più forti di prima», con questo slogan, e questa speranza, si è aperta oggi, lunedì 28 settembre, l’assemblea generale di Confcommercio in provincia di Varese. L’emergenza Covid ha spostato di sei mesi l’appuntamento annuale con l’approvazione del bilancio, le relazioni sull’anno precedente e quelle sugli obiettivi futuri. Ma ora, finalmente, si è potuto svolgere all’interno della sala conferenze della sede di Confcommercio in via Valle Venosta, alla presenza di una cinquantina di delegati, ai quali si sono aggiunti quelli collegati live in videoconferenza.
«Stiamo affrontando una crisi economica senza precedenti e stiamo dando fondo a tutte le nostre risorse, non solo quelle economiche», ha esordito Giorgio Angelucci, presidente di Uniascom Varese. Che ha messo in luce gli sforzi dell’organizzazione e degli imprenditori locali nel reinventarsi e nel non abbattersi di fronte alle «tante promesse da parte delle istituzioni, non mantenute. Dalla politica non sono arrivate risposte che attendevamo sulla troppa burocrazia e sull’eccessiva tassazione». Angelucci conclude poi con un appello ai sindaci del territorio: «Abbiamo bisogno del vostro aiuto e del vostro sostegno per evitare che le saracinesche si abbassino e che, anzi, se ne alzino di nuove».
Una provincia che reagisce
Alla conferenza era presente anche Fabio Lunghi, presidente della Camera di Commercio di Varese. La cui relazione ha fornito un quadro completo della situazione economica del territorio. «Le difficoltà sono tante, ma noi, grazie ai molti bandi che abbiamo previsto, stiamo reagendo, così come i nostri commercianti, imprenditori e professionisti. Grazie alla capacità di innovazione e adattamento a una nuova realtà», ha commentato Lunghi.
Superbonus per rigenerare le città
Al termine dell’approvazione dei bilanci, si è passati al dibattito nel corso del quale è stata indicata la strada che nelle intenzioni dovrebbe portare a una crescita dell’associazione, sempre finalizzata al miglioramento dei servizi offerti ai quasi 10 mila associati del Varesotto. Tra questi, speciale attenzione è stata data al Superbonus 110%, che Santino Taverna, presidente nazionale di Fimaa, ha definito come un «valido strumento per dare avvio alla rigenerazione urbana della città della nostra provincia».
E guardare al futuro
Uno sguardo al futuro è arrivato anche dal vicepresidente vicario Rudy Collini, recentemente nominato consigliere nazionale di Confcommercio Imprese per l’Italia: «Le città e il commercio del futuro dovranno essere intelligenti, resilienti e sicure. Le nostre associazioni si mettono a disposizione degli enti pubblici offrendo il proprio apporto affinché si vada in questa direzione e soprattutto continueranno, sempre più, a supportare e a sostenere i nostri associati accompagnandoli in questo percorso di crescita».
Un lavoro di squadra
E’ Angelucci stesso a tornare sul tema della vicinanza agli associati, ringraziando tutta la struttura di Uniascom, a partire dal segretario generale Sergio Bellani, e a tutte le cinque associazioni territoriali (Varese, Busto Arsizio, Gallarate, Saronno e Luino) rappresentate dai rispettivi presidenti: Rudy Collini, Renato Chiodi, Andrea Busnelli e Franco Vitella.
«Ma il ringraziamento più grande va ai direttori Roberto Quamori Tanzi, Francesco Dallo, Gianfranco Ferrario, Roberto Carettoni, Luca Gobbato e soprattutto a tutto il nostro impagabile personale, che nel periodo del lockdown non ha smesso un attimo di lavorare per non abbandonare i nostri associati». Tra i quali sono stati ricordati anche i gruppi dei Giovani imprenditori, Terziario donna e professioni e tutte le Federazioni.
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