Assembramenti, rivolta in via Ivrea a Gallarate. Lettera di protesta al sindaco

assembramenti via Ivrea Gallarate

GALLARATE – Prima sera (lunedì): sono in 7, sudamericani, in strada, in via Ivrea a Gallarate. In Fase 2 gli assembramenti sono vietati, invece loro ballano, ridono e scherzano, tutti insieme, con la musica a tutto volume. Alcuni cittadini di via Ivrea chiamano il 112 per segnalare la cosa. Telefonata registrata. Arriva dopo qualche minuto una pattuglia della Polizia e l’agente fa segno al gruppo che deve andare via.

Gli abitanti assistono alla scena dalle finestre di casa. Bene l’intervento, ma non sembra siano state elevate multe.

Seconda sera (martedì): sempre in 7, stesso gruppo della sera prima, in strada, sempre in via Ivrea. Assembramenti sempre vietati. Solita musica, soliti balli e schiamazzi di gruppo. Gli stessi cittadini richiamano il 112, questa volta arriva una pattuglia dei carabinieri. Stessa scena della sera precedente: il militare fa segno al gruppo che deve andare via. Torna la tranquillità.

Agli abitanti degli appartamenti che si affacciano su questa strada del centro di Gallarate, da tempo luogo di chiassoso ritrovo dei sudamericani, fanno foto e filmano. Tornano in mente le immagini della caccia con elicotteri e motovedette a quel tizio (italiano) che – violando il decreto Conte – portava il cane sulla spiaggia (oltre i 200 metri da casa), della Forestale che misurava la distanza fra l’abitazione e la mamma con il bimbo nel bosco dietro casa, ma anche dei posti di blocco a Malpensa dove vengono quotidianamente fermati e controllati i pochi “fortunati” lavoratori che cercano di tenere in piedi quel che resta del traffico aereo.

E monta la rabbia.

Gli abitanti decidono di scrivere al sindaco di Gallarate, Andrea Cassani: “Caro sindaco – si legge nella lettera – le raccontiamo cosa sta accadendo in via Ivrea…”. I cittadini riepilogano i fatti, chiedendo l’intervento del primo cittadino. Non solo: qualcuno sta pensando a un esposto all’autorità giudiziaria: troppa tolleranza verso gli stranieri, inflessibilità nei confronti degli Italiani.

Atto numero 3: Cassani risponde ai cittadini di via Ivrea: “Lo stesso Governo che  ha imposto le restrizioni è composto dagli stessi che tra svuota-carceri, indulti vari e depenalizzazioni ha portato quelli che vedete in via Ivrea fare qualsiasi cosa pare e piace loro, dato che le Forze di Polizia non hanno gli strumenti per fare alcunché”.

Proprio così. Esattamente com’era accaduto in piazza Libertà con gli assembramenti della banda del Tavernello, denunciati severamente proprio dal primo cittadino, i 400 euro di multa sembrano essere un deterrente soltanto per la gente onesta. Per chi è nullatenente e con una sfilza di precedenti alle spalle, non è certo una multa che mai verrà pagata a intimorire. Le sanzioni, infatti, sono state elevate anche agli stranieri di via Ivrea. Ma per convincere certe persone a tenere comportamenti corretti, fa capire il sindaco, servirebbero metodi molti più severi. E incisivi.

Gallarate, gli indigenti si assembrano in piazza. Cassani: «Vergognatevi»

assembramenti via Ivrea Gallarate – MALPENSA24