Assembramenti, il sindaco di Gallarate: «Sono esseri sottosviluppati»

Assembramenti sindaco Gallarate Cassani
Andrea Cassani, a destra, con l'assessore Andrea Zibetti

GALLARATE – La Fase 2 non è il liberi tutti. Eppure in tanti, in troppi, ancora non hanno compreso che l’epidemia è ancora in corso, che il rischio di un aumento dei contagi è dietro l’angolo, che le regole anti-Covid devono essere rispettate con ancora più scrupolo rispetto alle settimane di lockdown. Chi non rispetta il distanziamento sociale è, secondo il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, semplicemente un «essere sottosviluppato».

Non siamo i badanti

Cassani lo scrive in un post pubblicato sul suo profilo personale che, immediatamente, ha creato ampio dibattito sulla rete. Eccolo in forma integrale:

Non ti lamentare se vedi assembramenti fuori da un bar…
Non ti lamentare se vedi tre persone sedute accanto sulla stessa panchina…
Non ti arrabbiare se vedi persone che parlano troppo vicine tra loro…

Non siamo né i badanti né i baby sitter degli esseri sottosviluppati che ci circondano.

Se dopo due mesi in cui in tutte le tivù e su tutti i siti di informazione ci spiegano i pericoli del #covid19 e gli atteggiamenti mettere in atto per evitare di contrarlo, c’è ancora qualcuno che se ne frega… lascia che sia.

Darwin e Mendel definirebbero questi atteggiamenti tipici della selezione naturale all’interno del complesso processo di evoluzione della specie.

Dovremmo stare qui a disperarci se qualche ignorante prova a far di tutto per non sopravvivere? Io tutta questa disperazione all’idea che certi fenotipi andranno pian piano a scomparire non la provo…

Gli assembramenti in città

Con il medesimo piglio Cassani ha risposto a un cittadino che segnalava assembramenti davanti a un distributore automatico di cibo e bevande della città: «Voglio sperare che la selezione naturale faccia il proprio corso con i soggetti ignoranti che non comprendono i basilari suggerimenti per non venire contagiati». In un quadro complessivo tutto sommato sotto controllo, sono numerosi i cittadini che segnalano all’amministrazione comunale e alle forze dell’ordine comportamenti potenzialmente pericolosi per il contenimento della pandemia, tant’è vero che nei giorni scorsi il Comune ha chiuso il parco dei Ronchi proprio perché non venivano rispettate le normi anti-contagio.

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