Per salvare il rospo in via d’estinzione aumentano le paludi di Arsago e Somma

paludi arsago somma

SOMMA LOMBARDO – Le paludi di Arsago e Somma Lombardo si allargano. La giunta guidata dal sindaco Stefano Bellaria ha approvato il progetto definitivo depositato da Parco Ticino, con l’obiettivo di potenziare le zone umide in favore di un consolidamento della connessione ecologica tra la valle del Ticino e le Alpi. Non solo: si tratta di un intervento prioritario, che mira alla salvaguardia del Pelobate fosco, il raro e prezioso rospo comunemente definito Sciatt dagli arsaghesi. E considerato a rischio d’estinzione.

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Il progetto

Il piano d’intervento «prevede la realizzazione di uno scavo, su una superficie planimetrica adiacente all’area umida esistente, il cosiddetto “Acquitrino Madonna della Ghianda”, pari a circa 1000 metri quadrati», si legge nella relazione tecnica. «Con pendenze variabili in base alla topografia circostante». La profondità massima degli scavi sarà in media inferiore agli 80 centimetri e il volume complessivo raggiungerà circa i 500 metri cubi. Si aggiungono poi opere di perfezionamento «dell’assetto idrico dell’area umida, attraverso interventi di riprofilatura, con la realizzazione di fossi di drenaggio» e di miglioramento forestale, «al fine di ridurre l’ombreggiamento dell’habitat acquatico e di contenere le specie esotiche invasive». Ovviamente a tutela del Pelobate.

Lo Sciatt

paludi arsago sommaGli arsaghesi lo chiamano Sciatt, mentre gli studiosi d’ambiente lo definiscono Pelobate fosco. Abita tra le paludi che sorgono al confine tra Arsago e Mezzana, il rione più a nord di Somma. Peccato che di esemplari presenti in natura ce ne siano sempre meno. Le cause sono molte, non ultima la siccità che ha reso la zona sempre più arida, influendo negativamente sull’habitat ottimale per un anfibio che poco sopporta i cambiamenti climatici. Lo Sciatt è considerato specie prioritaria ai sensi della direttiva Habitat ed è classificata “Endangered” nelle liste rosse italiane della Iucn. Gli studi effettuati hanno evidenziato come l’area naturale di Arsago e Mezzana sia la più importante d’Italia per il Pelobate fosco, sia per numero di siti di riproduzione che per presenza di esemplari: “Le caratteristiche ambientali garantiscono un habitat sostanzialmente omogeneo. Tali condizioni ormai non sono più riscontrabili nel resto della Pianura padana, dove la scomparsa degli habitat adatti e la loro estrema frammentazione hanno causato l’isolamento genetico delle altre popolazioni conosciute di Pelobate fosco e la sua estrema rarefazione”.

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