Azienda di Valle in aiuto ai genitori dopo il Covid: per conciliare lavoro e famiglia

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VALLE OLONA – E’ difficile pensare a un ambito della vita di persone, amministrazioni o interi paesi che non sia cambiato negli ultimi 12 mesi. In effetti la pandemia da coronavirus, ormai scoppiata più di un anno fa, ha portato tutti a dover ripensare alcuni aspetti della propria quotidianità. Tra le sfide maggiori c’è il lavoro. Ecco allora che l’Azienda Consortile della Valle Olona promuove il progetto “La conciliazione 20.20: il lavoro che cambia” volto proprio ad aiutare i cittadini a giostrarsi in questo nuovo mondo dello smart working.

Equilibrio tra famiglia e carriera

L’iniziativa è stata promossa nell’ambito territoriale del Comune capofila, Castellanza, e si propone di supportare i cittadini, ma anche le aziende e le pubbliche amministrazioni nell’affrontare al meglio la quotidiana sfida di conciliare vita e lavoro. D’altronde con i numerosi lockdown e le zone rosse per i genitori diventa sempre più difficile trovare un equilibrio tra la famiglia e la carriera.

Un progetto da oltre 97 mila euro

Si tratta del consolidamento di un percorso di costruzione di politiche di conciliazione “su misura” calibrate sulle singole realtà locali già iniziato nel 2014 e che ha coinvolto diversi attori nonché prodotto importanti risultati e un considerevole bagaglio di esperienze sul tema. Il valore complessivo del progetto è di 97 mila e 500 euro e si avvale di un finanziamento di Regione Lombardia in partnership tra Azienda Speciale Consortile Medio Olona Servizi Alla Persona, il Comune di Busto Arsizio, gli ambiti territoriali di Gallarate e Somma Lombardo e la Cooperativa Totem.

I dettagli

L’area territoriale coinvolta si estende su 26 comuni per una popolazione complessiva di oltre 343 mila abitanti. In questo contesto le 3 macro-aree di intervento saranno in primis il supporto alle famiglie. «L’obiettivo – spiegano dall’Azienda di Valle – è fornire servizi di supporto ai carichi di cura o la formazione e consulenza». Si punterà poi sul lavoro flessibile, che però non si limiti alla regolamentazione dello smart working, ma che comprenda piani di conciliazione strutturati. Infine verrà promossa l’attività di consulenza e di affiancamento ai manager pubblici e privati che sarà volta a favorire l’identificazione di indicatori di risultato e la valutazione del personale per obiettivi.

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