Azzate, il sindaco Simone “parte” con Pertini e invita al dialogo l’opposizione

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AZZATE – «La moralità dell’uomo politico consiste nell’esercitare il potere che gli è stato affidato al fine di perseguire il bene comune»: il sindaco Raffaele Simone ha scelto le parole di Sandro Pertini nel consiglio comunale in cui ieri, martedì 30, si è tenuto il suo giuramento e l’insediamento della giunta di Azzate a Colori. Nella sala consiliare di Villa Benizzi Castellani completamente gremita per il pubblico accorso, tanto che in molti hanno assistito in piedi all’assemblea, il nuovo primo cittadino ha invocato unità e invitato i suoi consiglieri a esporre le linee programmatiche del mandato 2023/2028.

La delega alla coesione sociale

«In un momento in cui vige una certa disaffezione per la politica ringrazio chi ci ha concesso la sua fiducia», ha dichiarato Simone. «È un’emozione e un privilegio ricoprire questo ruolo; siamo aperti al dialogo e ad ascoltare le esigenze dei cittadini la collaborazione tra i due gruppi consiliari è fondamentale per il successo e per rendere orgogliosi chi ci ha eletti. Ringrazio tutti coloro che hanno pensato stasera di essere qui e anche anche a chi non ci ha scelto ma ha comunque esercitato il suo diritto di voto. Invito chi non è stato eletto a continuare con la sua attività politica, civile e sociale perché costituisce un arricchimento per la comunità». Il sindaco ha chiesto la collaborazione per quanto possibile nel momento di forte cambiamento che l’Italia sta attraversando, tra Pnrr e transizione ecologica: se siamo uniti potremo coglierlo in tutte le sue sfumature: perciò ho creato la delega, la più importante, alla coesione sociale».

Saverio Cuda, Norma Croci, Raffaele Simone, Giacomo Tamborini e Antonio Triveri

Il vero valore aggiunto del paese: le associazioni

«Si aprono cinque anni di lavoro esclusivo per il bene di Azzate», ha dichiarato il vicesindaco Giacomo Tamborini, promettendo «vicinanza concreta» e la volontà di «dare voce e spazio a tutte le associazioni, il vero valore aggiunto del paese».
Il “braccio destro” del sindaco ha voluto inoltre ricordare le popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dal maltempo: «Stiamo pensando a un evento benefico a loro favore». Nell’illustrare le rispettive deleghe Nicola Bregonzio ha sottolineato quella alle acque, mentre Marco Leoni ha annunciato «eventi per valorizzare i cittadini e il loro amor proprio», indicando, per lo sport, la palestra comunale come punto di partenza per lo sviluppo e richiamando l’attenzione sull’Ecomuseo delle Piane Viscontee, «idea ambiziosa e articolata: se lavoreremo bene Azzate potrà diventare il centro di un bellissimo progetto».
«Sento una responsabilità enorme – ha osservato Antonio Triveri, assessore di peso nella giunta Simone – per un ruolo che vede intrecciarsi le mie deleghe»: continuerà il dialogo con un distretto del commercio che è il più grande tra Sesto Calende e Varese, con il reperimento dai bandi di fondi per i lavori pubblici: tra gli obiettivi c’è la realizzazione di un percorso pedonale dolce tra via Volta e il Belvedere.

«Una buona base di partenza» per trovare sintonia

«Per migliorare Azzate abbiamo una buona base di partenza»: Gianmario Bernasconi, capogruppo dell’opposizione, ha preso a riferimento le parole di Davide Banfi per sottolineare che «non possiamo invece trovare sintonia con il discorso introduttivo della maggioranza che ha descritto il Comune come “anonimo, senza dignità e senza decoro”. Partirei invece da questo assist per trovare una convergenza nella dialettica politica. Altrimenti sembra l’alba di una nuova era che parte dalle macerie di una città devastata». Alle considerazioni dell’ex sindaco si è associata Simona Barbarito che ha chiesto chiarimenti su numerose voci del programma: «Il paese è stato dipinto ingrigito e imploso su se stesso ma ricordo che Azzate è capofila del Piano di Zona e che abbiamo organizzato ottantacinque eventi sui temi più disparati». Molte risposte – ha spiegato Simone – saranno date nelle conferenze dei capigruppo, così da discuterle e arrivare in consiglio con alcuni punti già condivisi, lasciando poi spazio all’interrogazione come uno degli strumenti da ancora da utilizzare. «In spirito collaborativo” il gruppo di “Progetto Comune” ha quindi consegnato al primo cittadino un estratto delle opere già in corso.

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