Barcaro: «La Provincia di Varese ha gestito 1,5 milioni di mascherine»

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VARESE – Prosegue senza sosta in Lombardia la distribuzione delle mascherine chirurgiche destinate alla popolazione. La sola Provincia di Varese ne ha ricevute altre 560mila grazie alla consegna effettuata dal Corpo Volontari del Parco del Ticino (componente della colonna mobile regionale). Dopo il milione circa, già ricevuto e consegnato nelle quattro precedenti distribuzioni ai Comuni della provincia, con questa ulteriore fornitura (la più grande sino ad oggi), oltre a quelle che i Sindaci dovrebbero distribuire alla cittadinanza, ben 46.000 mascherine sono destinate ai volontari operativi di protezione civile.

Le mascherine per i volontari

«In realtà già nelle scorse settimane, e mi preme rimarcarlo, la Provincia di Varese aveva messo a disposizione sia dei volontari di protezione civile che degli agenti di polizia locale una fornitura di mascherine da ritirare a cura dei Comuni interessati», spiega il consigliere provinciale con delega alla Protezione civile, Alberto Barcaro. «Su questi incombe in realtà, giova sottolinearlo, l’obbligo normativo di tutelare la salute e la sicurezza dei propri dipendenti (volontari inclusi, poiché a questi ultimi assimilati dalla normativa in materia di sicurezza sul lavoro) impegnati anche sul fronte dell’emergenza Coronavirus: dotandoli di tutti i dispositivi necessari a preservarne la salute ed istruendoli a dovere – ai sensi del D.Lgs 81/2008 – sulle corrette norme di condotta nelle delicate operazioni svolte anche a contatto con il pubblico onde non incorrere in spiacevoli responsabilità». Benché tale obbligo incomba per l’appunto sui singoli Comuni, la Provincia ha da subito cercato di sostenere l’azione del volontariato di protezione civile riservando comunque a loro (quando possibile) una quota delle forniture regionali e dandone comunicazione ai sindaci per il ritiro delle stesse presso la centrale operativa provinciale. «Di più, mettendosi a completa disposizione di quei sindaci che, per difficoltà logistiche, non avrebbero potuto organizzare con mezzi propri il ritiro delle mascherine alla sede delle Fontanelle e assicurando comunque – su loro richiesta – il trasporto delle stesse a carico della provincia».

La polemica con Somma

Di questa procedura – «che non vuole lasciare nessuno solo e nessuno indietro rispetto agli altri»- Barcaro dice di aver sempre dato puntuale comunicazione via email sia ai sindaci che ai coordinatori delle singole Organizzazioni di protezione civile. Anche in questa occasione, come nella altre, sarà quindi sempre la Provincia a farsi carico di recapitare le mascherine direttamente nei Comuni che fossero impossibilitati a ritirarle. «Stupisce e amareggia pertanto apprendere dalla stampa del 14 maggio che nel Comune di Somma Lombardo la protezione civile regionale non avrebbe fatto arrivare alcuna mascherina. Stupisce poiché ben sa ogni sindaco, anche solo sommariamente informato sugli obblighi impostigli dal Decreto legislativo 81/2008, che spetta a lui dotare i propri volontari dei dpi necessari e provvedere alla sicurezza dei propri operatori».

Il presidio degli ospedali

Inoltre, ad aggiungersi al prezioso supporto che danno i Volontari ai propri Comuni di competenza, continuano ad avere un ruolo centrale per la Provincia le attività di presidio negli Ospedali dell’ASST Valle Olona. Da martedì, inoltre, la centrale Operativa Provinciale si occuperà della distribuzione dei KIT DPI a tutti i medici di medicina generale del territorio provinciale. 683 Kit comprendenti mascherine chirurgiche, FFP2, KN 95, gel mani, camici impermeabili, calzari, visiere e occhiali protettivi indispensabili per consentire loro di operare in piena sicurezza. «ATS Insubria ci chiede un supporto e l’istituzione Provincia risponde “presente” in un’ottica di necessaria e leale collaborazione interistituzionale per raggiungere obiettivi condivisi per la nostra comunità che dovrebbe ispirare l’azione di tutti coloro che sono chiamati a fronteggiare questa emergenza», conclude Barcaro. «Grazie ai nostri Volontari (coordinati anche dal CCV-Va con il Presidente Roberto Saporiti), grazie ai Sindaci, grazie al presidente della Provincia di Varese Antonelli per la fiducia che ripone nel sottoscritto, ma grazie anche al mio settore provinciale che, nonostante le difficoltà organiche, si sta facendo in quattro per raggiungere gli obiettivi che tutti condividiamo. Il grande gioco di squadra che, in ambito di protezione civile, vede quindi instancabilmente in campo tanto il Governatore Fontana con l’Assessore Foroni e il Presidente Antonelli quanto le centinaia di volontari impiegati quotidianamente include (deve includere) necessariamente e prioritariamente anche i Sindaci del territorio, vera colonna vertebrale su cui si regge il sistema di protezione civile cui la Provincia può fornire il proprio supporto coordinando e indirizzando l’opera del volontariato. A patto, naturalmente, che ciascuno, ancor più in questo delicato momento, abbia la reale volontà di giocare nella stessa squadra, al di là delle diverse tifoserie che in tali circostanze è senz’altro meglio che si tacciano o, quantomeno, che si informino meglio sui propri doveri prima di addossare ad altri responsabilità niente affatto altrui».

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