Baroffio: «Infranto il segreto sui nomi. Stop alla consegna delle benemerenze»

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FAGNANO OLONA – Stop alla consegna delle benemerenze. «Il regolamento è stato violato. I nomi dei candidati sono stati svelati, quando invece avrebbero dovuto rimanere segreti. A questo punto chiederò di annullare la consegna delle benemerenze per quest’anno». E’ la posizione del consigliere e capogruppo di Siamo Fagnano Marco Baroffio, intenzionato a presentare una mozione nel prossimo consiglio comunale in cui si chiede, per quest’anno, l’annullamento della manifestazione del premio “A bon fin”.

Repubblica delle banana?

Per Marco Baroffio i regolamenti comunali sono come i testi sacri: vanno rispettati. Alla lettera. «Altrimenti è inutile averli», dice il consigliere. E sulla questione benemerenze scoppia un nuovo caso.

Nei giorni scorsi è scaduto il tempo per la presentazione delle candidature, proposte dai gruppi consiliari, ma anche da semplici cittadini. A dire il vero non si conosce esattamente quanti siano i nomi sul tavolo. Però buona parte di questi sono usciti. In paese se ne parla da giorni e Malpensa24 ne ha dato notizia. «Questo non sarebbe dovuto accadere – continua il capogruppo di Siamo Fagnano – poiché c’è un’articolo del regolamento che impone il segreto sulle candidature. Il fatto che oggi una serie di nomi sia ormai di dominio pubblico invalida l’intera assegnazione. I consiglieri dovranno votare e decidere se annullare oppure no il premio per quest’anno. Sarà a qual punto che verrà fuori se a Fagnano c’è un consiglio comunale che rispetta le regole oppure se siamo nella Repubblica delle banane».

Il precedente

C’è un precedente che ha spinto Baroffio a mettere in campo un’azione forte e che farà discutere. «C’è troppa superficialità – continua il consigliere – Come accaduto anche per la visita alla torretta del Castello. Anche in quel caso c’era un divieto e la regola è stata infranta. Per di più da un assessore. Eppure non è successo nulla. L’intera questione, sminuita solo perché, per fortuna, non è accaduto nulla, in realtà è stato un episodio molto grave. Che però è finito a tarallucci e vino. Ecco non vorrei che accadesse la stessa cosa con il pasticcio delle benemerenze. Anche perché esiste un proverbio che dice “non c’è due senza tre”. Insomma credo che si debba mettere un punto. E chiarire che i regolamenti hanno una loro importanza».

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