BESNATE – Suoniamole al Cancro. Un titolo che la dice lunga sulla mission di un progetto d’eccezione che ha espresso il valore di una società in cammino per una battaglia di civiltà. Venerdì sera 4 ottobre il Cinema Teatro Incontro di Besnate ha ospitato un progetto che potrebbe chiamarsi “L’arte della cura”; un progetto che celebra il gioco di squadra tra istituzioni, realtà scientifiche, associazioni di volontariato e cittadini.
Suoniamole al cancro
Fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Besnate nella figura dell’assessore alle Politiche sociali Sara Zarini, anima dell’iniziativa, che ha coinvolto l’ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate con le dottoresse senologhe Silvana Monetti, responsabile della Breast Unit, e Luisa Giavarini, la Mutua sanitaria di Besnate con il presidente Gabriele Reina e i medici Sergio Bernasconi e Fabio Ceriani, l’Associazione CAOS con Adele Patrini e il Coro John Paul II Choir, diretto dal Maestro Samuele Cane. Una comunità intera che ha deciso di “suonarle al cancro”partendo venerdì sera con il concerto, che ha emozionato tutti i presenti, conmmusica travolgente, collezionando ben due standing ovation.
Visite senologiche
Sabato 5 ottobre i medici sopra citati hanno visitato più di 100 donne, al fine di portare un contributo concreto come una visita senologica alla sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione per combattere questa malattia socialmente invalidante. L’accoglienza alle pazienti è stata curatissima e piena di calore e sensibilità, grazie alla Mutua sanitaria locale. Soddisfatto l’Assessore Sara Zarini che manifesta orgoglio e gratitudine per coloro i quali hanno collaborato fattivamente al successo degli eventi, ma soprattutto ringrazia con il sindaco Giovanni Corbo, i cittadini di Besnate che si sono stretti attorno a questa mission di grande significato. I medici raccomandano alle donne l’adesione alle screening mammografico dell’Ats, e i controlli periodici tenendo sempre come riferimento Centri di eccellenza come le Breast Unit, dove il percorso diagnostico, terapeutico ed assistenziale è multidisciplinare e personalizzato.
La prevenzione salva la vita
Adele Patrini ha raccontato come la prevenzione le ha permesso di guarire ben tre volte dal tumore alla mammella e Samuele Cane ha messo a disposizione di questa battaglia la sua arte musicale, come importante veicolo per trasmettere consapevolezza e determinazione.
«Bellissime giornate d’inizio autunno ci ricordano che la vita è bella e che non dobbiamo lasciare spazio a ciò che ne offusca lo splendore», spiegano dall’amministrazione comunale.