BUSTO ARSIZIO – «Altro che Cinque Ponti. Quando piove dovrebbero chiamarli Cinque Piscine. E’ da oltre un anno che il problema si presenta a ogni acquazzone, però non c’è modo di risolvere la questione o di studiare un sistema di drenaggio efficace. Sta di fatto che quelle grandi pozze, soprattutto per chi viaggia in moto o in scooter sono pericolosissime». Questa la denuncia di un cittadino, non l’unica a dire la verità, che questa mattina, lunedì 7 ottobre, è transitato nei sottopassi del grande svincolo bustocco, guadando con il suo mezzo i “laghi” formatisi.
Qualcuno intervenga
«Non so se chi ha la competenza per intervenire sia a conoscenza della situazione – spiega il cittadino – sta di fatto che ogni volta che si passa dai Cinque Ponti dopo un acquazzone è un rischio. Soprattutto al mattino presto o alla sera, quando la visibilità è ridotta rispetto alle ore diurne». Il pericolo più grosso è per chi viaggia sulle due ruote: «E’ questa la situazione peggiore – continua – poiché l’equilibrio diventa precario e passare dall’altra parte della pozza senza cadere è spesso una lotteria. La questione è che il problema è sotto gli occhi di tutti da una vita, eppure non mi sembra di aver visto interventi per cercare di risolverlo. E la speranza è che chi di dovere si adoperi». A riprova della situazione descritta c’è il fatto che nella tarda mattinata di oggi, ovvero a distanza di qualche ora dalle forti precipitazioni notturne, buona parte dei sottopassi erano ancora invasi da grosse pozze d’acqua.